Sarebbe un post per tutti anche se parliamo di oggetti per pochissimi. Serve pazienza.
Heroquest è l’anello di congiunzione tra gioco da tavolo e gioco di ruolo. Il gioco avviene su una plancia, come in un boardgame; riguarda l’avventura di un party di quattro eroi che esplorano un sotterraneo alla ricerca di mostri da sconfiggere e tesori da conquistare.
In accordo ai principî elementari del gioco di ruolo, gli eroi hanno una scheda personaggio che si arricchisce avventura dopo avventura di esperienza, tesori e oggetti magici.
Anche se capita di rado, capita: avevo bisogno di collegarmi a Mac da iPhone via ssh.
Prompt non è partito. Ho cercato aggiornamenti, ma non c’erano. Ho provato a raggiungere App Store dalla pagina degli acquisti ed era impossibile.
Mi è già accaduto tale e quale con un’altra app ed è il modo dell’ecosistema di dire che si è persa la compatibilità.
Mi dispiace un po’ perché ho sempre apprezzato Prompt, tuttavia non sono nella necessità di sottostare alle pretese invero eccessive di Panic relativamente alla nuova versione.
Continuerò per certo a scaricare video e audio da Internet, come faccio da tempo, attraverso yt-dlp che è efficace, perfetto per le mie esigenze, semplicissimo da usare per impieghi di base come i miei, di ingombro irrilevante sul disco.
Ciò non toglie che uno possa a buonissimo diritto chiedere una interfaccia grafica per fare le cose in punta di mouse, in modo rassicurante e pure esteticamente gradevole.
Uno sta chiedendo Downie, anche se non lo sa.
La nuova pagina del catalogo di posti assurdi dove fare girare Doom è dedicata al sistema dei tipi in TypeScript. Questo video, di quasi sette minuti, è molto sintetico e riassuntivo; ce ne sono altri due assai più dettagliati (fuori dalla portata di quasi chiunque per l’altissimo contenuto tecnico) e poi naturalmente su Github gli strumenti software creati per l’occasione.
Il progetto ha richiesto una mole di calcoli enorme, si parla di petabyte nella fase iniziale, poi ottimizzati a terabyte (centosettantasette).
Quante app, script, routine, macro abbiamo visto per cancellare dal disco i doppioni dei file? Decinaia e decinaia.
Quante ne abbiamo viste che recuperano lo spazio dei doppioni dei file senza eliminare i file? Nessuna fino a oggi. Ecco Hyperspace di John Siracusa.
Senza trucco e senza inganno, Hyperspace sfrutta una caratteristica avanzata di Apfs che si chiama copy-on-write. È la stessa che usiamo quando duplichiamo un file nel Finder. Il duplicato appare instantaneamente proprio perché il Finder lo considera tale ma non duplica il contenuto dell’originale.
C’è voluto un po’ di tempo, ma ora è finalmente stata messa a buon utilizzo l’ultima scheda prodotta da Apple per aggiornare un Apple IIe a Apple IIgs.
L’autore dell’agognato aggiornamento è The 8-bit Guy, che ha documentato l’accaduto in un video da un quarto d’ora.
Non si vedono acrobazie particolarmente impressionanti. Invece la storia è raccontata chiaramente, con un pizzico di humor e senza autocompiacimenti.
Ora i nostri conteggi hardware possono stare più tranquilli, ora che anche questa scheda di aggiornamento è andata a posto.
È in corso un sondaggio informale e involontario condotto passivamente attraverso i miei canali di comunicazione con l’esterno.
I risultati provvisori indicano che, più qualcuno commenta la decisione di Apple di disattivare la cifratura di iCloud nel Regno Unito su richiesta del locale governo, più è probabile che la sua Advanced Data Protection (Adp) sia disabilitata e che lo stato di cifratura dei suoi dati sia volontariamente lo stesso cui sono forzatamente sottoposti gli utenti britannici.
Adesso che è possibile giocarlo nel browser, Pitfall è diventato di fatto immortale.
Per una breve stagione rappresentò un sogno proibito, quando Intellivision di Mattel eclissò le specifiche di Atari 2600.
Poi Atari 2600 si rivelò il VHS dei giochi, brutto ma durevole, mentre le fortune di Mattel volsero al peggio. L’ironia è che Intellivision è stata rilevata da Atari.
Lo hardware giocoso Atari è incredibilmente ancora in vendita, mentre credo che Intellivision si trovi oramai sono nell’usato.
Quanto costa essere immortali? Quanto costa per un software essere immortale?
A parte considerazioni lapalissiane sulla necessità di computer e di banda, per Neverwinter Nights la risposta sembra essere gratis.
Ars Technica riporta che è recentissima una nuova patch per il gioco, contenente oltre un centinaio di migliorie anche importanti come antialiasing e filtraggio anisotropico nonché perfezionamenti al codice di rete e alle prestazioni.
Tutto questo basato largamente sul lavoro di ingegneri software non pagati.
Non è certo l’anno di Vision Pro e neanche lo sarà il prossimo. La piattaforma è avantissimo sui tempi, al punto di esserlo troppo e costare troppo. Tutta l’attenzione è concentrata sulla bolla dei chatbot e, disgraziatamente, anche molti dei soldi che andrebbero investiti.
Dalle fessure del contesto però si intravedono piccoli indizi di cosa sarà il futuro. La app NBA per Vision Pro ha aggiunto una modalità Tabletop: la vista della partita è quella classica di una diretta TV, solo che possiamo cambiare il sedile virtuale che ci ospita e girare attorno al campo, per vedere il gioco da qualunque angolazione.