Durante il trimestre invernale Apple ha venduto meno che l’anno scorso ma ha incassato di più, per via di una crescita nel numero di iPhone venduti che ha compensato cali sulle altre linee, dovuti a una vasta quantità di contingenze tra politiche COVID cinesi, guerra, inflazione e quant’altro.
A tanti non sembra vero di poter parlare di diminuzioni nelle vendite per tirare fuori la propria personalissima opinione su come dovrebbe fare Apple per salvarsi e sfuggire alla catastrofe, avendo registrato solamente novanta e passa miliardi di fatturato per ottenere un misero guadagno netto superiore ai venti miliardi (tipo, con immensa approssimazione, cinque milioni di volte quanto riesce a fare un impiegato di concetto).
Conseguire l’autorevolezza del Vero Esperto di Mac richiede obbligatoriamente il passaggio dell’esame di controllo dello spazio disco su Mac tramite il Terminale, alla fine del corso tenuto dall’acclamato professor MelaBit .
Argomenti principali del corso: du (che sembra un vocalizzo neanderthaliano mentre invece fa altre cose, interessanti e sconosciute ai più). Mi raccomando la preparazione sugli switch perché il docente su questo è molto esigente.
Racconta John Gruber che, a dare un’occhiata ai dati di Statcounter , si vede questo:
Negli Stati Uniti, il traffico dati di iOS e quello di Windows sono praticamente testa a testa, con il trenta percento circa di quota ciascuno.
Intanto, il profumo della concorrenza è delizioso rispetto al tanfo da monopolio.
Secondo, mando un pensiero commosso a chi tanti anni fa argomentava che no, è un telefono, non un computer.
Che cosa penserà del problema della conservazione del software John Carmack, creatore di Doom e Quake e guru dello sviluppo di videogiochi?
Last night I downloaded Quake III Arena on Steam. I always looked back at it as my favorite Id game, but it had been many years since I had actually played it. There are a few polish things that I would nitpick today, but it was like dropping a quarter in a classic arcade game.
Donald Knuth continua a lavorare indefessamente alla sua Art of Computer Programming, di cui quest’anno esce il Volume 4B .
Knuth si è autopensionato diversi anni fa per dedicare praticamente il suo intero tempo non libero al progetto, che potrebbe completarsi oltre il 2030. Ha un’età : quasi un terzo di un byte; un bel palindromo binario e anche il prodotto di due primi di Fermat! Ha festeggiato il 2023 con il disegno di un percorso di un cavallo degli scacchi sopra una scacchiera dieci per dieci, nel quale una regina posizionata al centro (che poi è il punto di arrivo del percorso) tiene sotto scacco tutti i numeri primi tra uno e novantanove.
Salutiamo l’anniversario della giornalista Eva Giovannini che comunica l’abbandono della Stazione Spaziale Internazionale da parte della Russia .
Russia che intanto ha comunicato il proprio supporto alla Stazione fino al 2028 .
La #ISS resterà operativa fino al 2030, anni in cui si compirà il passaggio a Stazione Commerciale. La Russia ha confermato la partecipazione fino al 2028. pic.twitter.com/U5PsIBVYFs
— Letizia Davoli 🚀 (@letiziadavoli) April 28, 2023 Si noti che nel 2030 la Stazione diventerà commerciale e quindi non avrà più lo status di cui pariamo oggi.
Posso pubblicare solo chi è.
Oppure solo che cosa ha detto.
Scelgo la seconda.
Il mio lato umanistico è sempre stato reverente verso il genio umano deluso e/o scioccato quando l’intelligenza artificiale ha fatto cose che non mi aspettavo o volevo facesse, come battere Lee Sedol a Go, e naturalmente la recente ondata di modelli linguistici e generatori artistici alla DALL-E. Questo tipo di sistemi mi ripugna per come li trovo tanto terrificanti quanto profondamente deprimenti.
Paolo Attivissimo ha fatto una delle cose che gli riescono bene e ha pubblicato un post dove elenca, documenta e attribuisce il merito della scoperta di tutte le enormità presenti nella, chiamiamola così, campagna di comunicazione Open to Meraviglia.
Tra dimenticanze, errori, trascuratezze, ignoranza e incompetenza c’è spazio anche per notare che alcune delle foto usate per il sito Open to Meraviglia sono transitate da WhatsApp. Una pratica da evitarissimo in campo professionale, in quanto WhatsApp può comprimere anche robustamente le immagini e dunque degradare la loro qualità.
Se questo post appare con la data giusta, significa che mi sono collegato da remoto a Mac e ho trovato le cartelle iCloud sincronizzate.
Oppure che mi sono collegato da remoto ma ho trovato le cartelle iCloud non sincronizzate, così ho usato il comando killall bird per forzare iCloud ad aggiornare la situazione; e ha funzionato.
Se invece appare con una data diversa dall’attuale, è perché killall bird non ha dato esito e non ho fatto in tempo a trovare una buona alternativa.
Ho preso il tempo di una buona lettura di Make Something Wonderful . Non completa, non capillare, ma scorrendo attentamente tutto prima di scegliere i brani su cui concentrare il tempo.
Mi ha fatto un bell’effetto. A una dozzina di anni dalla scomparsa dell’uomo, il tratto agiografico è tenuto al minimo e la cifra di tutto è la pacatezza. È come contemplare il mare calmo.
Dentro la vista del mare si temperano e si ovattano anche le intemperanze di Jobs o certi suoi tratti caratteriali.
Sono in viaggio con il solo iPad e fatico a dare un aiuto concreto a Edoardo che ha qualche problema con il conto dello spazio libero sul disco del suo Mac.
Mi sono però imbattuto in un pezzo interessante dedicato alla tematica su The Eclectic Light Comoany , Settimana scorsa sul mio Mac: quando i conti non tornano.
Viene fuori che i conteggi dei file sul filesystem Apfs mandano spesso in confusione il Finder quando deve operare una sintesi della situazione e dare all’utilizzatore un dato il più possibile coerente e preciso dello spazio effettivamente occupato o disponibile.
Mentre leggo esegeti dell’intelligenza artificiale nati professionalmente la scorsa settimana che discettano del grande futuro davanti a ChatGPT, un amico mi manda senza alcun motivo specifico un bell’articolo di NetworkWorld , chissà se esiste ancora, con la spiegazione del perché iPhone è predestinato a soccombere a Windows Mobile 7, nientemeno.
Era il 2009 e un articolo poteva chiudersi con la seguente chiosa:
Apple iPhone. Godetevi la luce della ribalta, perché non durerà a lungo.