Guarda caso, vim annuncia una nuova splendente versione frutto di anni di sviluppo con funzioni che per un editor di testo da Terminale sarebbe apparse un tempo mirabolanti. E emacs annuncia una nuova splendente versione frutto di anni di sviluppo dalla quale è persino possibile guardare YouTube e navigare il web, nonché usare le virgolette tipografiche mentre si scrive (non c’è niente da ridere e invito a configurarsi da soli un emacs non ancora impostato per usare Unicode; voglio vedere quanto tempo occorre prima di riuscire a digitare un’accentata).
Riassumendo: iPhone 7 ha
lo schermo migliore che è possibile portarsi a casa in qualsiasi categoria.
Leggere la stampa a diffusione nazionale italiana è una grande perdita di tempo e quindi non so dire chi e quando potrebbe avere riportato una notizia di stanziamento da parte dell’Unione Europea di 120 milioni di euro per portare Wi-Fi gratuito in qualunque agglomerato urbano del continente in quattro anni.
La stessa notizia aggiungerebbe che la Commissione Europea si è posta il traguardo di dare almeno cento megabit per secondo a tutte le abitazioni europee entro il 2025.
E così ProDos per Apple II ha ricevuto un aggiornamento software dopo ventitré anni. Per computer usciti di produzione abbondantemente prima della fine del secolo scorso.
Mi viene in mente l’ aggiornamento per Newton che permette alle unità ancora attive di segnare la data esatta anche dopo il 2010 e offre possibilità di connessione con un Mac anche se le Newton Connection Utilities originali hanno cessato di funzionare da molto tempo.
Avadon 3: The Warborn è finalmente definitivo e, in quanto
beta tester, posso dire che – se qualcuno vuole regalarsi magari per Natale un gioco di ruolo a turni che eccelle per trama e intrico più che per grafica ed effetti speciali – sono venti dollari che ne valgono molti di più.
Nello svilupparsi della pantomima miliardaria del contenzioso tra Commissione Europea e Irlanda sulle tasse di Apple, va segnalato l’approccio finalmente pragmatico di SeekingAlpha che ha fatto la cosa più concreta e precisa possibile: ha tracciato i flussi di contante di Apple.
Ne risulta che il contante viene tassato complessivamente attorno al diciotto-diciannove percento e le tasse sul contante ammontano al settanta percento della tassazione totale dichiarata, tra il venticinque e il ventisei percento.
Sono giorni in cui ringrazio spesso Stefano e stavolta più degli altri, grazie a questo scoop sull’avviso inviato da una
linea aerea indiana low cost.
Devo a Stefano la lettura di un articolo che dovrebbe illuminare le menti di quanti, ne parlavo di recente, confrontano ancora l’hardware a forza di numeri come se farlo avesse un senso:
competere con le specifiche di iPhone è più difficile di quanto sembri. Solo qualche estratto.
John Gruber su Daring Fireball
lo ha scritto prima, ma
non sono riuscito a leggerlo e ho scritto comunque
una cosa analoga, della quale sono lieto di potermi pavoneggiare per dieci secondi.
Prima considerazione: Apple è (sempre) più attenta ai contenuti. Promemoria per quelli che ancora pensano che la recensione debba riguardare il processore, la Ram, il millimetro in più o in meno, come se oggi facesse veramente la differenza. Non la fa; la fa la qualità dell’utilizzo, che dipende anche dai contenuti. Quelli che si possono creare e quelli disponibili. Chi compra tecnologia ha smesso di chiedere quanto è veloce; chiede che cosa può farci.