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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

11 set 2016

Basta la parola

La prima reazione dopo il keynote di presentazione di iPhone 7 è che Apple sta evolvendo, senza cambiare. Mi pare una cosa buona. Approfondirò nei prossimi giorni.

La cosa che mi ha colpito di più è una parola usata da Phil Schiller a proposito degli AirPods, della scelta di reinventare gli auricolari wireless risolvendo i problemi e gli errori compiuti finora: courage. Coraggio.

Il punto è che si sarebbero venduti una carrettata di iPhone 7 anche senza gli AirPods. Si potevano fare degli auricolari come tutti gli altri, un po’ più bellini, un po’ più curati, un po’ più robusti e nessuno avrebbe detto niente. Invece gente seduta su montagne di miliardi, accusata di non innovare, rischia. Sì, perché gli AirPods potrebbero non piacere a nessuno e questo vorrebbe dire vendere qualche carrettata di iPhone 7 in meno. Oltre ad avere buttato molti soldi in ricerca e sviluppo, design, progettazione, produzione.

Schiller ha parlato del coraggio di percorrere nuove strade. Da molto tempo non si sentiva una cosa del genere in un keynote. Posso dirlo? Tra cinque anni Tim Cook si ritirerà. Forse il suo successore designato inizia a calarsi nel ruolo.

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