Nuovo mese, nuova settimana, è giusto cominciare il lavoro con qualcosa di nuovo: è uscito bzip3. Comprime di più, lo fa meglio e su Mac si può installare Facilmente grazie a Homebrew.
Adesso che c’è qualcosa di nuovo, possiamo tornare al nostro misterioso e importante lavoro presso Lumon Industries.
(Ok, la coglie solo chi abbia visto almeno una puntata di Severance, o Scissione in italiano. Per chi ha visto, è irresistibile.
La testata Quartz debuttò nel 2012 in formato iPad e grandi ambizioni informative nel settore dell’economia.
Poi, racconta Pixel Envy, venne venduta un paio di volte e, dal confrontarsi con Financial Times e Economist, è dolcemente scesa in livello e reputazione fino a diventare una voce delle tante.
Ora, dopo avere già da tempo presentato sommari scritti in maniera automatica, è passata a scrivere automaticamente l’intera notizia.
Il fact-checking di un articolo preso a esempio è amaro: date inventate, mancanza di credit dove sarebbe stato opportuno e il suo rovescio, attribuzioni a casaccio.
Nessuno mi toglie dalla testa che, nello scripting, le soluzioni più interessanti siano quelle più inutili dal lato pratico. Uno si focalizza sul codice e fa più attenzione al flusso di un programma più che alla sorte dei dati in quanto tali.
Prova di oggi: Dr. Drang risponde a un quesito platealmente vuoto di concretezza. Otto persone, sedute attorno a un tavolo rotondo, lanciano ciascuno una moneta. Qual è la probabilità che non ci siano teste (di moneta) adiacenti?
Sono apparsi dovunque titoli a parlare del brain rot, del cervello che va in pappa, usualmente per il consumo eccessivo o squilibrato di materiale su Internet. I danni dei telefonini, il quoziente intellettivo che diminuisce, i giovani che non riescono a concentrarsi, l’uomo ha perso la libertà quando il telefono ha perso il filo.
In particolare, uno studio mostrerebbe che il quoziente intellettivo cala negli adulti interrotti dalle notifiche della posta e dalla suoneria del telefono come neanche riesce a fare il consumo di marijuana.
Arriva il momento dell’anno dove ci si prepara per il Super Bowl, in programma tra una decina di giorni.
Negli ultimi anni la visione a pagamento per l’Italia è stata prerogativa di Dazn e così anche per il 2025.
Non mi risulta invece che ci siano possibilità di visione gratuita (per un attimo facciamo finta che non esistano le Vpn e di essere tifosi di football poco pratici di Internet invece del contrario).
In un mondo che facciamo fatica a riconoscere, ebbro di finta intelligenza artificiale e adesso pure di finta intelligenza artificiale made in China come se fossero i tovaglioli di carta per il picnic, è rasserenante ritrovare le cose come le conosciamo, il flusso delle notizie che siamo sempre stati abituati a leggere.
Grazie a Microsoft che, solida su strategie mai veramente cambiate nei decenni, ha pubblicato due estensioni per il database open source PostgresSQL e stretto una alleanza con FerretDB in modo da presentare una soluzione di database almeno sulla carta superiore a quella offerta dal puro PostgreSQL.
Ne stanno parlando tutti e io scelgo @misterakko su Mastodon:
Post by @misterakko@mastodon.uno View on Mastodon È uscito DeepSeek, un chatbot di provenienza cinese. Ha prezzi clamorosamente inferiori a quelli dei soliti noti. Pare, si dice, che le sue capacità di reasoning siano confrontabili con quelle delle migliori offerte di OpenAI.
Che abbia bias interni di derivazione orientale, invece che di derivazione occidentale, interessa poco. Il discorso è che un soggetto privato intenzionato a sviluppare un suo servizio, con dati suoi, spenderebbe in linea di principio molto meno nell’utilizzare la tecnologia cinese che quella americana (o al momento di chiunque altro).
Ho visto farlo qualcuno e ho ceduto alla curiosità: mi sono cercato su Grok, il chatbot di X.
L’assistente ha risposto con un dignitoso e banale copia e incolla di un mio profilo ampiamente visibile sul web e ha aggiunto collaborazioni a due siti dei quali non avevo alcuna memoria.
Mi sono sembrati inciampi di quelli classici per un chatbot, che appena può inventa, fino a che non ho verificato: era tutto assolutamente vero.
La seconda metà potremmo scriverla a memoria ed è diventata persino noiosa. Invece questa biografia del talentuoso Clive Sinclair si distingue per la prima metà, contenente numerosi dettagli, se non inediti, almeno poco noti.
Si scopre che il decenne Clive aveva realizzato una radio da polso, andava male a scuola ma aveva costruito un razzo a partire da una pompa per biciclette; in più arrotondava con lavoretti e commissioni varie.
L’allocazione di tutte quelle risorse ad Apple Intelligence si dimostra una volta di più un male, quando si constata che Siri è un pantano.
Su One Foot Tsunami hanno chiesto a Siri, un anno per volta, le squadre vincitrici del Super Bowl. La sventurata ha risposto correttamente venti volte su cinquantotto.
Peggio ancora, hanno chiesto i vincitori della LIX edizione e della LX edizione. Su quest’ultima, Siri si è inventata una squadra vincente e nemmeno era un pronostico (il sessantesimo Super Bowl si gioca nel duemilaventisei).