Pubblicare meraviglie
John Gruber ha scritto su Daring Fireball alcune osservazioni particolarmente centrate sull’ evento di presentazione di iPhone 8.
John Gruber ha scritto su Daring Fireball alcune osservazioni particolarmente centrate sull’ evento di presentazione di iPhone 8.
Fa tutto quello che mi serve è il criterio di valutazione supremo a livello personale. Nessun criterio gli è superiore.
Fa tutto quello che mi serve è il criterio di valutazione più futile a livello generale. Qualunque altro criterio è più significativo.
È ora di farlo notare.
Due cose che proprio disapprovo dell’ evento di presentazione della nuova tv.
Concordo totalmente con John Gruber: quella X deve essere una X, non un dieci. Per tutte le ragioni che lui elenca benissimo. Se le petizioni su Internet servissero a qualcosa, ne lancerei una. Mi limiterò a dire X in qualsiasi occasione pubblica, Apple Store compresi, ed esorto ognuno a fare lo stesso.
E poi Airpower. Non c’è alcuna Air. Nella catena degli elementi coinvolti manca persino un millimetro di spazio vuoto. L’Air è zero.
iPhone X ha uno schermo Oled, il primo all’altezza di iPhone ( ha detto Phil Schiller).
Ha un nuovo processore, progettato in casa da Apple.
Ha un nuovo processore grafico, progettato in casa da Apple.
Ha abbandonato il pulsante hardware Home, presente su un miliardo e duecentomila iPhone.
Ha abbandonato Touch ID per adottare Face ID: dal riconoscimento dell’impronta digitale, che richiede un tocco del dito, si passa al riconoscimento tridimensionale del volto, che richiede uno sguardo. Il riconoscimento avviene in tempi strettissimi e, siccome poi si usa tra l’altro con pay, deve funzionare bene e meglio di Touch ID.
Mentre scrivo devo ancora guardare il keynote di presentazione dei nuovi iPhone, della nuova tv, del nuovo watch e del resto (si dirà che sono noiosi e ripetitivi e scontati, ma continuo a sorprendermi di quanti cicli di prodotto vengano completati di anno in anno).
Qualunque iPhone sia stato annunciato, prima di leggere commenti e recensioni meglio ripassare l’infografica di Decluttr diffusa da AppleWorld Today sull’accoglienza riservata negli anni alle varie edizioni dell’apparecchio.
Quella tastiera virtuale sarà utile per toccare email e messaggi più o meno come un telefono a disco.
iPhone è niente più che un’esca di lusso per pochi fanatici di gadget.
Vogliamo una tastiera! Questa funzione rappresentativa di iPhone rimane una delle sue più grandi mancanze.
Bel pezzo di Jason Snell sui numerosi anniversari di grande software per Mac che ricorrono quest’anno.
Il tema sembra il solito amarcord e invece c’è sotto una grande verità. Scrive sacrosantamente Snell:
I più anziani amano accusare il mondo moderno di essere usa e getta, al contrario dei loro tempi in cui le cose erano costruite per durare. Di fatto, la gran parte del software degli anni novanta è scomparsa. Sopravvivere tanto a lungo è estremamente raro. Sono numerosi i fattori necessari alla longevità di un prodotto. Deve essere buono, avere successo finanziario e poi… l’ingrediente segreto. Una qualche combinazione di persistenza, perseveranza, stabilità, agilità, testardaggine e adattabilità che permette a poche anime coriacee di durare.
A commento di un pezzo di Wired sui notevoli miglioramenti in naturalezza della voce di Siri, Gruber nota che le prestazioni dell’assistente vocale non sono ancora all’altezza e chiosa:
Se si potesse scegliere tra un Siri che suona meglio ma funziona come ora, o un Siri che suona uguale a prima ma funziona meglio, non conosco alcuno che scarterebbe la seconda opzione.
A Gruber ho scritto solo una volta e chiaramente non mi conosce. Però conosce benissimo Apple e dovrebbe sapere come lavora; ugualmente, avendone visti di prodotti e di iterazioni di prodotto, dovrebbe ricordarsi che Apple lavora per la gallina domani e il critico tipico da due soldi su un sito da due soldi se la prende con l’uovo oggi.
In dieci anni iPhone ha venduto circa 1,2 miliardi di esemplari e va bene, è una cifra incredibile.
È un momento così. Ha scritto anche MailMaster C. e gliene sono grato.
Vedo che sul tuo blog è il momento degli screenshot, quindi partecipo anche io! :)
Provo a registrarmi per una conferenza gestita dal festival della scienza a Bergamo e navigando il sito scopro che: