Se avessi un soldino per tutte le volte che ho sentito dare Mac in pericolo perché Apple pensa solo a iPhone. E mai nessuno che dia la dovuta retta a idiozie come
questa di Twitter:
Stiamo concentrando i nostri sforzi su una grande esperienza Twitter che sia coerente su tutte le piattaforme.
Apple sostiene che HomePod diffonde in una stanza sonoro di qualità equivalente ovunque venga piazzato nella stanza; e che la qualità del suono sia uniforme per le persone presenti nella stanza a prescindere da dove si trovino.
Ian Betteridge è un giornalista inglese che ha sintetizzato la mania di pubblicare
titoli che finiscono con un punto interrogativo osservando che in genere la risposta è no.
Per quanto siano dati da prendere con ben più di un grano di sale, Strategy Analytics sostiene che nel trimestre natalizio
iPhone abbia conseguito il cinquantuno percento del fatturato totale del mercato.
Mark Gurman ha pubblicato un
pezzo su Bloomberg in cui dettaglierebbe una nuova strategia di sviluppo software di Apple, nata per contrastare un supposto declino della qualità del software, che prevede lo scuotere il proprio programma di sviluppo con l’obiettivo di fare più attenzione alla soluzione dei bug e se necessario posporre le funzioni nuove che non si fa in tempo a inserire.
Pensavo che almeno il buonsenso imponesse di considerare Skype sepolto, all’indomani di
questo post di tre anni e mezzo fa.
C’è ancora qualcosa da dire su HomePod che, dopo avere già
sottolineato alcuni aspetti del prodotto, ha l’aria di essere definitiva.
Torno sull’argomento HomePod e sul discorso del
lavoro che non si vede, perché scopro che Jim Dalrymple ha pubblicato un
resoconto della sua visita nei laboratori audio di Apple e, per esempio, nella camera anecoica a -2 dBA, sotto la soglia uditiva dell’orecchio umano, in modo da poter lavorare sui rumori più nascosti e sottili.
Per opinioni su quali siano i dischi migliori, più durevoli, affidabili, ci sono i fatti gentilmente forniti da Backblaze, che ha pubblicato meritoriamente le statistiche sull’andamento dei propri centri dati
per l’ultimo trimestre ma anche per il 2017.
Horace Dediu ha svolto un gran servizio per tutti nel
riportare su Asymco le dichiarazioni di Tim Cook e Luca Maestri a seguito degli ultimi risultati finanziari, con qualcosa in più: in rosso le frasi che chiariscono la strategia di Apple e in blu il suo commento personale.
Il bigino che ne nasce è eccezionale per andare diritti al punto nel capire che cosa fa Apple e come lo fa.
Primi elementi, la base degli apparecchi attivi e l’indice di soddisfazione. Questi numeri sono probabilmente la prima priorità assoluta dell’azienda, indipendentemente da quanti soldi fa iPhone o se l’azienda pensa più a questo che a quello.