Scrive TechCrunch che il Dipartimento di Stato statunitense ha deciso, bontà sua, di
ritirare il font Times New Roman finora impiegato nelle sue comunicazioni. Font che era quello ufficiale di Microsoft fino al 2007, quando è stato ritirato da Microsoft stessa per usare qualcosa di più moderno, come Calibri.
Sempre il Dipartimento di Stato userà d’ora in poi il font Calibri, appunto per avere qualcosa di più moderno e adeguato agli schermi nella media più piccoli di una volta, dove i font con le grazie non sempre risultano leggibili al punto giusto.
Dopo avere quasi completato la transizione da Intel a Apple Silicon sullo hardware, Apple ha perfezionato anche quella degli utenti e commentatori.
Nel giro di poche ore ho visto cose che devono essere uscite da un tempio maledetto sepolto sotto il Grande Lago Salato dello Utah.
Vuol dire che Apple non crede più nella filosofia All-in-one.
Un classico degli anni novanta rivisitato al meglio. Escono i primi e ti lamenti perché mancano i secondi, vai al mare e sottolinei la mancanza di montagna.
Ho tante pagine di Safari aperte. Anche qualcuna in più. apro l’ennesima pagina e la musica si interrompe.
Riavviare il Mac? Improponibile. Meglio
chiedere a Stackexchange.
La prima risposta è:
sudo kill -9 `ps ax|grep ‘coreaudio[a-z]’ | awk ‘{print $1}’`
(No formattazione per evitare problemi di Markdown).
Funziona. Voglio che tutti possano sentirlo.
A vent’anni si pensa di avere capito tutto senza avere capito gran che; ci sono le energie per cambiare il mondo e manca la conoscenza di come farlo effettivamente; si sottovaluta l’esperienza e si pensa di essere immortali.
Safari
ha compiuto vent’anni e su certe cose sembra un ragazzo entusiasta e responsabile ma un po’ confuso su come lasciare effettivamente il segno nell’universo, the Steve Jobs way.
È tuttora il mio browser preimpostato anche se una piccola percentuale di siti dà problemi o semplicemente non lo accetta. La piccola percentuale è per me rilevante (
Roll20, per esempio, se vogliamo collegarci a distanza) però preferisco passare per l’occasione a Chrome o Firefox che abbandonarlo.
Nella famiglia di Dr. Drang lo accusano di avere barato a
Wordle: dopo avere ricevuto irate al primo tentativo e patch al secondo,
trova la soluzione al terzo giro, per giunta contenente una lettera ripetuta.
Lui non si scompone e, grazie a egrep, mostra come la sua terza parola fosse pressoché inevitabile a fronte delle ventuno alternative contenute nel file delle soluzioni accettate.
In una riga sola di espressione regolare, mica tre. Innocente e pure master of scripting.
Una app che costringa a faticare per ottenere il risultato è una app i cui sviluppatori non hanno compreso come si deve maneggiare la complessità.
Esiste in ogni app
una quantità irriducibile di complessità e, più se ne fa carico lo sviluppatore, più verrà apprezzata e sarà produttiva per l’utente.
Se invece lo sviluppatore scarica la complessità sull’utente, sarà pianto e stridore di denti.
Il mondo parallelo, quello surreale, vede Apple offrire qualcosa che non offriva e altri offrono da anni, per dire è in ritardo e fare battute da commedia all’italiana prima che diventasse cult.
In realtà, Apple va per priorità e, se aspetta anni, vuol dire che quella opzione era a bassa priorità e, se viene infine offerta, significa che tutte le cose fatte prima erano più importanti.
Questo per introdurre il tema dei supposti Mac con schermo touch che sarebbero in lavorazione nonostante Jobs abbia detto dodici (dodici!) anni fa una cosa come questa:
Da molto tempo firmo certi documenti di routine con firme scandite e memorizzate, da usare con Anteprima su Mac o con gli strumenti corrispondenti su iPhone e iPad.
Ieri, per la prima volta, ho fatto la stessa cosa ma sul momento, con
Apple Pencil. Non mi sono trovato istantaneamente ma sono bastati pochi tentativi. La vera cosa da imparare è che la vera differenza tra Pencil su schermo e penna su foglio è la scarsità di attrito nel primo caso. Appena si impara a essere leggeri, firmare con Apple Pencil è uno spasso. Mai avrei detto che un giorno mi sarebbe capitato.
Non grazie al mio supporto specifico – una goccia in un mare di sostenitori – Kandria sarà in vendita nel giro di tredici ore.
Come sottolineato ai tempi del lancio del finanziamento su Kickstarter, Kandria è stato scritto principalmente in
Common Lisp.
Che certamente non è un linguaggio di moda. Nel contempo, chi lo avvicinasse potrebbe scoprire che sa invecchiare piuttosto bene e che un programmatore dotato, esperto di Common Lisp, non faticherebbe moltissimo a trovare buone offerte di lavoro.
Da pochi giorni, per legge,
qualsiasi nuova abitazione inglese dovrà essere costruita con le connessioni necessarie per avere Gigabit Internet.
Sinceramente non li invidio per essere usciti dall’Europa. Mi piacerebbe comunque se l’Europa entrasse nell’ordine di idee di dare ai suoi cittadini la connessione Internet necessaria. Oggi avere Gigabit Internet non è un lusso, ma una infrastruttura critica.
Disclaimer: qualche settimana prima,
Tim ha piazzato davanti all’ingresso della mia rampa del box la colonnina della fibra ottica. E mi offre fino a mille megabit teorici, che diventano cinquanta megabit pratici.