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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 set 2025 - Software ai

Il dilemma del design

C’è qualcosa di disturbante nella confessione di Sean Heber su Mastodon:

ChatGPT e altri servizi di AI stanno di fatto uccidendo Iconfactory e non esagero, né è un’iperbole.

La ragione verte attorno al valore del design di qualità:

Prima Twitter/Elon ha fatto fuori la principale app il cui fatturato teneva le luci accese, poi l’intelligenza artificiale generativa è esplosa per dare il colpo finale al fatturato da design.

Di questo si parlava a luglio. Settembre ha compiuto il giro di boa e Iconfactory appare ancora attiva e vitale, solo che non vediamo dietro le quinte. Poco tempo dopo il post di cui sopra, l’azienda bloggava della possibilità di vendere qualcuna delle sue app per mancanza del tempo necessario ad aggiornarle tutte in modo degno.

18 set 2025 - Software

Multiconsigli

Metto a verbale questo articolo di MacRumors per egoistico promemoria personale; questa potrebbe essere infatti la volta buona che iPad acquisisce un multitasking come si deve e, se davvero fosse così, mi ci butterei a pesce.

Il fatto è che le azioni e i gesti del multitasking cambiano quasi completamente, aumentano di numero e soprattutto, in certi casi, smettono di funzionare rispetto al passato. Quelle due cose che usavo, se ho capito, non valgono più e non sempre i nuovi gesti si manifestano da soli.

17 set 2025 - Internet

Back to the future

Non ricordo se sia merito della partita Iva, dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti o ambedue: di fatto devo avere una casella di posta elettronica certificata (Pec). Che uso tre volte l’anno, ma la uso e devo averla.

Dalla premessa si deduce che possiedo una casella Pec attuale, funzionante, pagata, autentica.

La casella, sono stato avvisato, è in scadenza e ho effettuato la procedura necessaria per rinnovare.

Non è stato facilissimo, ma dopo due o tre tentativi sono stato effettivamente messo in grado di farlo.

16 set 2025 - Web

A favore dei conservatori

Ritengo che Internet Archive vada proclamato patrimonio dell’umanità e sono contento della recente composizione pacifica di una causa che ne metteva a repentaglio l’attività.

L’archivio aveva lanciato un’iniziativa per la digitalizzazione dei dischi a 78 giri, prodotti da fine Ottocento fino agli anni cinquanta. Ed era stata portato in tribunale dalle case discografiche per violazione di copyright, con richieste di danni per seicentoventuno milioni di dollari.

Il giudice ha comunicato che le parti hanno infine raggiunto un accordo, che resta confidenziale e mette fine alla diatriba.

14 set 2025 - Internet

Forza abaco

Una vista che mi ha riempito di ottimismo in vista della catastrofe prossima ventura.

Dehors davanti a laghetto con fontana, un invidiabile pomeriggio di settembre. Sono un discreto numero gli studenti e le studentesse che studiano presso un tavolino, portatile aperto, acqua minerale o caffè. L’atmosfera è rilassata e sa ancora di vacanza, diciamo di vacanza studio, ma se durasse per sempre sarebbe il momento perfetto.

A un tavolino due ragazze chiacchierano dopo avere studiato insieme. Equipaggiamento medio: portatile una, tavoletta l’altra, uno smartphone ciascuna e due calcolatrici da tavolo.

13 set 2025 - Software

Una storia da scrivere

Fa pensare che AppleWorks sia uscito nel millenovecentoottantaquattro per Apple II e sia arrivato su Macintosh solo sette anni più tardi.

AppleWorks è stato uno dei programmi più brillanti e caratteristici dell’ecosistema Apple ma, come racconta The Electric Light Company, ha avuto una storia notevolmente travagliata, prima cambiando società di sviluppo più e più volte e poi attraversando le peripezie di Apple a cavallo tra la crisi di metà anni novanta e il ritorno di Steve Jobs.

12 set 2025 - Software

Il pezzo di carta

Qualcuno potrebbe spingersi ad affermare che macOS non è un vero Unix, perché Apple è un’azienda chiusa, Mac è un sistema proprietario, bla bla bla.

Almeno per quanto riguarda la burocrazia, non ci possono essere dubbi: dallo scorso 29 agosto Tahoe si fregia del certificato Open Brand emesso da The Open Group, ad attestare la conformità del sistema con le specifiche Unix 03, la versione più evoluta dello standard di definizione di UNIX.

11 set 2025 - Hardware

Mancava il Racintosh

Continuo a simpatizzare con gli sforzi per reinventare il retrocomputing in versione moderna, si tratti di Mac o di altre macchine.

Lo sforzo di oggi è stato giustamente chiamato Racintosh Plus proprio perché l’autore, e chi può biasimarlo?, per ragioni di convenienza pratica voleva a disposizione un Macintosh Plus funzionante, ma in versione rack, da inserire nell’apposita scaffalatura assieme ad altro hardware.

Il disciplinare di queste pratiche, che prevede livelli quasi prodigiosi di ingegnerizzazione e sviluppo software ad hoc, è stato pienamente rispettato. Da una parte si segue con curiosità la realizzazione della macchina, dall’altra si resta ammirati da persone con questo livello di competenza e passione.

10 set 2025 - Software

A memoria futura

L’inizio di una storia avvincente, tecnicamente pesantissima e di cui pochi si interessano, ma dovrebbe interessare tutti:

Non c’è mai stato un attacco malware contro iPhone che abbia avuto successo e grande diffusione. I soli attacchi a livello di sistema contro iOS che rileviamo vengono da spyware mercenari, vastamente più complessi del malware consumer caratteristico del cibercrimine tipico. Lo spyware mercenario è storicamente associato a organizzazioni statali e una catene di exploit che costano milioni di dollari, per colpire un numero assai ristretto di individui e i loro apparecchi. Per quanto la stragrande maggioranza degli utenti non subirà mai un attacco di questo tipo, tali catene di exploit dimostrano alcune delle capacità di attacco più costose, complesse ed evolute, al punto da meritare uno studio approfondito nel momento in cui lavoriamo per proteggere gli utilizzatori di iPhone. Le catene di spyware mercenario dirette contro iOS e a noi note condividono un denominatore comune con quelle che colpiscono Windows e Android: attaccano vulnerabilità nella sicurezza della memoria, problematiche che affliggono l’intera industria.