Ero alla presentazione in anteprima per l’Italia di
Lightroom per iPad e quello che ho visto mi è piaciuto. Ho una debolezza per il contesto: Adobe Italia manda per queste cose un tecnico bravo e simpatico e l’agenzia di relazioni pubbliche che coordina fa sempre le cose nel modo giusto.
Non c’è solo la retorica di
Think Different: se si sceglie Apple ci sono ragioni che vanno oltre il superficiale, area nella quale ci si trova benissimo con tutte le alternative omogeneizzate che circolano.
Teoricamente, domani termina il supporto di Windows XP da parte di Microsoft. Teoricamente; leggo notizia di un
accordo da cinque milioni e mezzo di sterline stipulato dal governo britannico con Microsoft, e di una
analoga iniziativa multimilionaria in euro da parte del governo olandese, per prolungare il supporto oltre la data stabilita.
Era settembre che si diceva di quanto fosse tremendo da vedere e concepire il
connettore MicroUsb. C’è stato dibattito però, non tutti erano d’accordo.
Sarò sintetico. Ho ricevuto l’invito alla beta di
Atom, editor di testo di cui si era
accennato qualche tempo fa.
Affascinante quanto difficile da seguire nei dettagli tecnici la descrizione della microarchitettura dei processori dentro iPhone 5s e iPad Air,
preparata mirabilmente da AnandTech.
Per i non tecnici, un paio di note rapide. La prima è che la microarchitettura precedente aveva il nome in codice Swift, svelto. Questa invece si chiama Cyclone e non c’è bisogno di tradurre. Anandtech mette in chiaro che i nomi in codice corrispondono anche a un salto di qualità nelle prestazioni, che le app neanche hanno iniziato a sfruttare pienamente.
Per chi ricorda la
scommessa simbolica fatta su iWork e AppleScript, posso sentirmi vicino alla vittoria. L’aggiornamento di ieri a Keynote, Numbers e Pages (grande soddisfazione nel vederlo per iOS, Mac e iCloud contemporaneamente; non sono nove programmi diversi, ma tre edizioni per programma) apporta decisi miglioramenti in ambito AppleScript a tutte e tre i programmi.
Cosa ancora più importante, il dizionario appare in larga misura unificato. Se si considerano le funzioni base, è possibile scrivere un solo AppleScript che funziona allo stesso modo sull’una o l’altra applicazione semplicemente cambiando il nome della stessa. Segno che lo sviluppo è stato condotto in modo saggio e buon viatico per aggiunte successive.
Sembrerebbe il peggiore dei pesci di aprile, invece è vera. Htc ha fintamente annunciato un
guanto computerizzato che sa di film di fantascienza di serie B. Un bel pesce d’aprile, curato e gustoso.
Dal discorso di Steve Jobs
sui camion e le automobili è chiaro che iPad costituisce la piattaforma del futuro. Amiamo i nostri Mac, i quali però diventeranno un oggetto per pochi operatori specializzati. L’umanità si rivolgerà a computer molto più semplici e snelli, nati per fare l’essenziale, esattamente come iPad. Come è passata dalla civiltà agricola, dove tutti avevano un furgone, a quella urbana, dove tutti guidano un’auto o un veicolo ancora più snello.
Ci sono dubbi e perplessità su che cosa significhi la scelta di Microsoft di pubblicare,
alfine, Office per iPad. La spiegazione più chiara che ho trovato è
quella di Jesper [Aggiornamento del 28 maggio 2020: purtroppo la pagina non è più in rete]. La rendo in italiano.