Una app con cui parlare
Era fine gennaio quando cedevo la parola a Rossy KK, che raccontava dell’intersezione tra mondo Apple e mondo dei non vedenti.
Era fine gennaio quando cedevo la parola a Rossy KK, che raccontava dell’intersezione tra mondo Apple e mondo dei non vedenti.
Sono stati giorni di tanto scrivere e l’igiene mentale consiglia di leggere. La notte passerà con la raccolta delle interviste di Inutile dal 2010 al 2013, in ebook al costo veramente simbolico di quattro euro.
SignorD ha scritto su Tevac un articolato commento alla mia chiacchierata su Google, il controllo della posta, le foto sconvenienti e la nozione che non solo nulla è gratis, ma su Internet niente è confidenziale. E che lo Stato mi preoccupa, in termini di profilazione, più di Google.
Giusto l’altroieri si chiacchierava di diritti alla privacy e doveri individuali, a proposito di Google che scandisce automaticamente Gmail alla ricerca di foto considerate pedopornografiche e, se ne trova, segnala il fatto alle autorità.
Ricevo e pubblico (da grassetto a grassetto) questo messaggio di @tecnophil:
Stefano mi ha chiesto di commentare la notizia di Google che ha consentito l’arresto di un pedofilo segnalando alle autorità la presenza nel suo account Gmail di foto illegali di una ragazzina.
Il traffico web generato nell’ultimo mese tra i desktop (niente tavolette, niente tascabili), dati NetApplications, è così ripartito per quanto riguarda Mac.
Quella distinzione fatta in televisione da Adriano Celentano.
Correlation is not causation, si recita nel mondo scientifico: trovare un andamento comune in due tendenze non significa automaticamente che vi sia davvero un legame. Lo statistico che non lo sa arriva entusiasta, per dire, ad affermare che consumare gelato fa venire voglia di viaggiare perché la curva del gelato e quella dei viaggi mostrano lo stesso picco quando arriva l’estate.
Dopo lunga lotta e una certa fatica, ho finalmente una installazione (per ora) funzionante di Yosemite Developer Preview sul disco di lavoro di Mac.