Quel vecchio aggettivo
Ogni tanto sento lamentarsi di Final Cut Pro X per quello che fa o per quello che non fa, o per tutt’e due le aree di lamento. E nella spiegazione ricorre sempre la parola professionale.
Ogni tanto sento lamentarsi di Final Cut Pro X per quello che fa o per quello che non fa, o per tutt’e due le aree di lamento. E nella spiegazione ricorre sempre la parola professionale.
Non appariranno più nuove, epiche recensioni di OS X firmate John Siracusa. Phil Schiller, mente agile, ha già inquadrato la situazione. John's OS X reviews = Legendary http://t.co/9gBbjMJFvW @siracusa — Philip Schiller (@pschiller) April 16, 2015 È una grossa perdita. Uno dei pochi momenti dove davvero si imparava qualcosa di inedito bene e in fretta sul web. Siracusa è l’unico che qualche volta ho citato senza verifiche, perché si poteva stare matematicamente certi che sarebbe andata come scriveva lui.
Non sono un programmatore di formazione. Nonostante questo, occupandomi di tecnologia, l’argomento mi ha sempre affascinato e mi piace saperne sempre un po’ di più. Oltretutto, ho già ribadito più volte che la programmazione è il nuovo inglese.
Segnala Horace Dediu di Asymco che, in base a una interpretazione conservativa delle stime di vendita di Gartner, nel 2015 si venderanno 285,6 milioni di PC Windows e un combinato di 302 milioni tra Mac, iPhone e iPad.
Lei Jun, amministratore delegato di Xiaomi, si è lamentato che i falsi e le imitazioni derubano l’azienda di una percentuale enorme del fatturato, che potrebbe essere due o tre volte superiore.
Mi è tornata la mania di usare Yojimbo, acquistato anni fa e poco usato, per contenere in modo sicuro la mia raccolta di password e numeri seriali personali. Nel fare pulizia dentro l’archivio delle pagine da leggere più avanti mi sono imbattuto nell’articolo di Fraser Speirs Un supercomputer in ogni zaino. Speirs parte dall’idea che sua figlia entrerà presumibilmente nel mondo del lavoro attorno al 2029 – e si chiede:
Un Apple ][ nel 1977 cambiava il mondo, ma oggi è una macchinetta talmente semplice che può essere riprodotta dentro Arduino Uno.
Sintetico e perfetto articolo di Wired su certi livelli di dettaglio relativi alla progettazione e realizzazione di watch.
Attenzione a un corso di Apple che si sta rivelando sempre più nuovo: eravamo abituati a scoprire nuove funzioni fondamentali quando usciva il sistema operativo e a vedere i soli bug fix nelle versioni intermedie.
Non è questione di darsi ragione; bastava il buonsenso per dire quello che andava detto sull’ autonomia di watch. La migliore recensione per capire tutto sul computer da polso di Apple – John Gruber, as usual – chiarisce difatti il punto: Dopo oltre una settimana di uso quotidiano, Apple Watch ha più che alleviato ogni mia preoccupazione sulla possibilità di arrivare a fine giornata con una carica. Ho preso nota della carica residua ogni notte prima di andare a dormire.