L’anello debole
Alla fine la vicenda Transmission si è risolta molto meglio di come è partita.
Alla fine la vicenda Transmission si è risolta molto meglio di come è partita.
Accennavo tempo fa alla capacità di Goodreader di trattare i file compressi in formato .zip, capacità essenziale su iOS dove il sistema non offre mezzi propri.
Trovo che Time Machine sia una delle cose migliori mai prodotta da Apple in ambito software, ma so di non essere in numerosa compagnia. Negli anni ho interagito con persone che lo sorvegliano per vedere se fa bene il backup, che vogliono armeggiare dentro il disco di copia per sistemarlo a modo loro, che siccome è stato reso semplice allora non soddisfa il desiderio di complicazione di una vita evidentemente troppo tranquilla.
Meraviglioso messaggio di errore ricevuto da MailMaster C., che ringrazio per avermi deliziato il fine settimana.
Da notare che riesco a sentire ogni tipo di lamentela sulle interfacce e sui comportamenti dei sistemi Apple, ma nessuno che abbia alzato una mano per fare presente come sia completamente impossibile modificare il font preimpostato nelle Note di OS X.
Come scriverà fino allo sfinimento, o fino a quando le cose resteranno quelle che sono, seguire Apple è interessante perché è un’azienda diversa da molte altre. Se si considerano le dimensioni, oltretutto, veramente diversa: semplice rompere gli schemi e sfuggire all’ovvio se sei piccolo e outsider, più complesso se sei un’azienda da duecentotrentacinque miliardi di fatturato, qualcosa che neanche si riesce a visualizzare con chiarezza nella mente.
Parole di Sergio Marchionne, riferite da Reuters: Se sentono un qualsiasi bisogno di fabbricare un’auto, consiglio loro di sdraiarsi e aspettare che passi. Malanni come questi vanno e vengono, se ne esce, non si muore. A tanti non sta bene vedere nuovi ingressi nel proprio settore, solo che la sottovalutazione dei nuovi arrivati si è rivelata talvolta un grave errore.
Ieri mi è stato che Apple è un’azienda chiusa. Non i prodotti, l’azienda. Con un miliardo di apparecchi attivi, circa altrettanti account iTunes (con vere carte di credito, di gente vera, niente robot, niente fantocci). Come faccia a essere chiusa un’azienda che serve clienti a centinaia di milioni, non so.
Rompicapo di una semplicità iniziale veramente assurda, Super Sharp. Anni fa pensavo che dietro un grande gioco ci fosse una grande complessità e questo rimane vero. Ma non avevo pensato al ramo opposto, l’inseguimento del minimalismo e della semplicità. D’altronde non c’erano le app.
Una statistica che mi sono appena inventato sancisce che il maggiore pericolo di perdita di dati deriva dall’ascolto dei consigli qualunque su marche e modelli di dischi da comprare.