Una storia vincente
Tutte le volte che leggo un’ intervista a Jeff Vogel, come quella appena uscita su Geekwire, ne esco di umore migliore.
Tutte le volte che leggo un’ intervista a Jeff Vogel, come quella appena uscita su Geekwire, ne esco di umore migliore.
Ricevo da Stefano e con gratitudine riproduco:
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Per vari motivi in questo periodo sono tornato sui banchi di scuola, con appunti, slide, compiti a casa eccetera, dopo più di vent’anni di assenza.
Entri nel sito Pampers e decidi di autenticarti con l’account Twitter.

Il messaggio di errore spiega che sono rimasti alla vecchia versione delle interfacce di collegamento con Twitter e devono (ancora) aggiornare.
Come faccio a spiegare a Pampers che sono lì per la seconda figlia?
Molto intrigante l’annuncio dell’ integrazione tra Core ML e Watson di Apple e Ibm, perché aggiunge una dimensione nuova a quella che chiamerò intelligenza artificiale per comodità, anche se trattasi di attività di livello inferiore.
Per mettere le cose in prospettiva, dieci anni fa quello di cui stiamo per parlare non esisteva.
Il passaggio che mette il compagno di squadra in condizione di segnare.
Un dettaglio non raccontatissimo della vita di Stephen Hawking è che il primo computer a fare girare un programma per mantenerlo in condizioni di comunicare con il mondo esterno è stato un Apple II.
Invece di un codardo confronto con Kindle, Charles Maurer osa titolare su Tidbits Meglio che la pagina stampata: leggere su iPad.
Bel pezzo di John Gruber che risponde alla domanda Perché Samsung non ha ancora levato il jack audio dai suoi computer tascabili?.
Mi scuso per andare un momento fuori tema e per entrare in tecnicismi forse eccessivi. Solo che, lo avevo magari già detto, sono un sostenitore dell’ intelligenza artificiale forte: sono convinto che avremo un giorno computer, reti, apparati con coscienza di sé e capaci di chiacchierare con vera partecipazione assieme a un umano (no, il test di Turing è molto più banale).
In giro per i media si trova una specie di commentatori diffusa, che passa la giornata a pubblicare foto del pranzo o della sala di attesa dell’aeroporto, per non dire dell’animale di compagnia e, appena muore una personalità in vista, diventa letterato se letterato era il morto. Oppure scienziato, o attivista, musicista, bibliofilo, teatrante.