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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 ago 2016

Estività

Per curiosità ho provato a fare la tessera di MyAutogrill. Per conseguenza ho dovuto iscrivermi alla relativa newsletter. Per inutilità totale dei contenuti ho deciso di annullare l’iscrizione alla newsletter stessa. Per riuscirci dovrò impegnarmi: il link presente nella newsletter per disiscriversi porta a una pagina che non esiste. come sistema per assicurarsi la fedeltà dell’iscritto, nel breve, certamente funziona perché per ora ho lasciato stare. Poi, non so. Ho fatto presente alla mia banca che inviare tutti i file dello stesso tipo sempre con lo stesso nome, indecifrabile per giunta, è scarso servizio al correntista.

18 ago 2016

The Everything Company

Troppe cose interessanti nell’ intervista di Eddy Cue e Craig Federighi a Fast Company (agosto è perfetto per leggere qualcosa in più del normale). A partire dal fatto che Tim Cook ha cambiato certe regole imposte da Steve Jobs, ma è ancora relativamente raro sentire gli alti dirigenti Apple fuori da un keynote. Tengo particolarmente a due passi del testo, avendole ripetute sovente negli anni. La prima è che Apple non è una Everything Company e il suo successo deriva, fino a rasentare la provocazione, più dalle cose che sceglie di non fare rispetto a quelle che fa.

17 ago 2016

La chiave della bottiglia

Qualcuno si ricorda che all’indomani della sparatoria di San Bernardino l’Fbi chiese ad Apple di creare uno strumento per sbloccare la cifratura degli iPhone e l’azienda si impuntò, spiegando che sarebbe stata indebolita la sicurezza di tutti gli utilizzatori e scatenando infinite discussioni? Ora arriva la prova del nove: Microsoft, scrive Ars Technica, ha accidentalmente diffuso una chiave universale che consente di aggirare la cifratura di base di alcuni apparecchi, tra i quali le tavolette Surface.

16 ago 2016

Back to School

Apple ha diramato dati sulla propria fornitura di apparecchiature e assistenza alle scuole svantaggiate degli Stati Uniti. 114 istituti, ben più di trentamila macchine donate, due centoquaranta chilometri di cavi di rete, diecimila ore di formazione, attività e iniziative per le scuole, le classi e i docenti. Va notato che non si tratta di un capriccio di Tim Cook, ma dell’adesione a un programma varato da Barack Obama di nome ConnectED.

15 ago 2016

Prendiamoci tempo

Difficile trovare il tempo per leggere la lunghissima intervista concessa da Tim Cook al Washington Post. Eppure si dovrebbe. Solo un pezzo che trovo significativo: La tecnologia è uno di quei settori dove ogni settimana appare un nuovo oggetto scintillante che tutti devono avere. I netbook… guardo indietro e tutti scrivevano dei netbook come di questa cosa incredibile e ognuno ci chiedeva “Perché non ne state costruendo uno?” È incredibile come il tempo aggiusti la visione e la proporzione delle cose, se appena uno ne concede abbastanza, alle cose e a se stesso.

14 ago 2016

Sicuro che vale

Ironia facile su Apple che vara un programma di bug bounty, con compensi fino a duecentomila dollari per la rivelazione di un problema di sicurezza, quando ci sono aziende specializzate nel violarla disposte ad arrivare fino a mezzo milione. Invece è una notizia confortante. Primo, per pirati informatici la falla che vale di più è quella più difficile da ottenere e/o che offre i ritorni migliori una volta sfruttata. Si guardi la classifica in apertura dell’articolo di 9to5Mac: più un pirata è disposto a pagare, più c’è sicurezza da violare.

13 ago 2016

Che cosa ci insegna

Giusto ieri facevo il nome di Panic come software house dotata di talento e reputazione più che adeguati per meritare più elasticità nel momento in si affaccia su Apple Store.

12 ago 2016

Un negozio da sviluppare

Federico mi ha stuzzicato suggerendomi di dare un parere sull’ inchiesta condotta da Devmate presso 679 sviluppatori di software per Mac sul loro uso e la loro soddisfazione nei confronti di Mac App Store. Premesso che Devmate è di parte, ossia si propone di fare concorrenza a Mac App Store per la distribuzione di software Mac, i risultati sono ampiamente condivisibili e largamente negativi: mancano molti strumenti indispensabili e vari aspetti del meccanismo, tra i quali la procedura di approvazione, sono tutt’altro che graditi.

11 ago 2016

Dove non si vede

La maggior parte dei difensori di Flash di Adobe parlano di video che sarebbe altrimenti impossibile da visionare o interfacce sviluppate in Flash che per questo motivo meriterebbero di sopravvivere invece che essere sostituite da Html5. Evidentemente non sanno come viene usato Flash in rete. Grazie al cielo sempre meno e grazie all’iniziativa di Apple, Google (e perfino Microsoft, figurarsi). Google ha appena annunciato un altro colpo quasi finale a Flash su Chrome e spiega come il problema sia meno visibile di quanto si creda:

10 ago 2016

Editori di editor

Nessuno è meglio di Brett Terpstra quando ci si mette. Ecco per esempio la sua pagina sugli editori di testo per iOS. Non basta ancora, quanto meno per raggiungere un parere decisivo nel giro di poco. Eppure è un bell’inizio quando si tratta di dominare la complessità di App Store.