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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

24 ago 2019

Pubblico e privato

È tempo di rendere più pubblica che sia possibile la politica di WebKit in tema di prevenzione del tracciamento della navigazione da parte dei siti web.

Prima d mtutto c’è una bella spiegazione di che cosa significhi tracciamento della navigazione e che tipi di tracciamento vengono impiegati. Poi c’è la dichiarazione di intenti di WebKit:

Trattiamo l’aggiramento delle misure antitracciamento con la stessa serietà applicata verso lo sfruttamento delle vulnerabilità nella sicurezza.

23 ago 2019

La carica dei malpensanti

Si sta creando qualche polemica in virtù del fatto che Apple inizia a essere pignola sul fatto che i suoi apparecchi utilizzino le sue batterie e non altre, sedicenti compatibili.

CNBC ha un ottimo riassunto della situazione. Personalmente mi limito a osservare che una batteria dentro un MacBook Pro o un iPhone non è una sorta di grossa Duracell che prendi e cambi a piacere. È un computer dedicato pieno di software, che comunica con sensori a bordo delle macchine, sulle quali girano sistemi operativi scritti tenendo conto delle peculiarità di quelle batterie.

22 ago 2019

La tavoletta di Babele

Quando le parole non sono abbastanza, gli insegnanti trovano un linguaggio comune attraverso iPad.

È una storia confezionata direttamente da Apple, quindi di parte. Eppure è tremendamente credibile. In tutta Europa arrivano ragazzi che devono imparare la lingua del Paese in cui risiedono. Favorevoli o contrari all’immigrazione, è interesse totalmente comune che lo facciano bene, in fretta e senza penalizzare chi la lingua la conosce già.

Insegnanti dalla Germania e dalla Svezia, nazioni capofila del fenomeno, mostrano come un iPad in mano ai ragazzi, con i giusti contenuti, porti a risultati percettibilmente migliori dei metodi tradizionali.

21 ago 2019

La stagione del malessere

Sì, in questo periodo cerco di generare malessere e inquietudine capaci di portare verso Swift una persona interessata almeno vagamente alla programmazione e abitante dell’ecosistema Apple.

Oggi per farlo mi servirò di inessential di Brent Simmons e del suo articolo Termina l’era NeXT; inizia l’era Swift.

È apparso poco dopo WWDC ma potrebbe essere stato scritto ieri e spiega bene come l’annuncio di SwiftUI segni l’inizio della fine di un’epoca lunghissima in cui il software Apple era legato a Objective-C.

20 ago 2019

Del vecchio bitconio

Talmente avanti, Apple ][ che era già pronto negli anni settanta per estrarre Bitcoin.

Nota per gli sprovvisti di ironia: il progetto è bellissimo proprio perché completamente inutile ai fini pratici. Più facile vincere al Superenalotto.

19 ago 2019

Il video che non ti aspetti

Ammetto che, se non avessi incontrato la passione e l’affetto per All About Apple, museo e persone che lo animano, probabilmente di Savona saprei poco o niente.

Invece conosco un poco la città. Ammetto che, se fosse brutta, me la farei piacere quando posso andarci per All About Apple. È pure bella e mi ci muovo volentieri.

Tutto si tiene e difatti la città di Savona ha fatto circolare su Facebook un video promozionale veramente molto bello su ciò che sa offrire al turista culturale, sportivo, gastronomico, eccetera.

18 ago 2019

Il costo della semplicità

Dopo avere letto una certa dose di esagerazioni sulle conseguenze dell’uscita di iMac, del quale è appena ricorso l’anniversario, ho sentito il bisogno di cercare qualcosa di più fondativo. Sempre nell’ambito delle letture pazzamente inutili quanto adeguate per l’agosto in vacanza.

L’ho trovato in questo articolo di Steve Jobs, Quando abbiamo inventato il personal computer…. Jobs ha cessato da tempo di essere di moda e oggi il trattamento più tipico che riceve è l’insistenza sui difetti e sulle mancanze. Tuttavia ha anche fatto e pensato qualcosina di significativo. Quando leggo una cosa del 1981 perfettamente valida trentotto anni dopo, fatico a restare indifferente.

17 ago 2019

Unicuique suum

Apple non è mai riuscita a fare adottare regolarmente e con efficacia le tecnologie esclusive del proprio sistema operativo (per esempio AppleScript o tipografia evoluta) alle applicazioni multipiattaforma diffuse. Gli esempi abbondano, a partire dai programmi Adobe come Photoshop o InDesign. Il problema sussiste anche nel mondo open source, dove applicazioni come [Inkscape] ( https://inkscape.org/) oppure LibreOffice offrono esattamente lo stesso pacchetto su Linux, Windows e Mac, come minimo comun denominatore. Il meglio che ci si possa aspettare in tutti questi casi è la reinvenzione della ruota (invece di usare le routine grafiche di macOS, Illustrator adopera le proprie) e la media, appunto, è la mancanza di supporto.

16 ago 2019

L'unico modo

Apple fa sempre troppo poco. Invece di salvare il mondo con parole d’ordine facili o con l’illusione che sia sufficiente rinunciare alle cannucce in plastica, annuncia insieme a Tiffany che si rifornirà di oro in Alaska solo da estrattori che nel contempo lavorano per ripristinare o migliorare i percorsi di migrazione dei salmoni.

Qualche anima bella è convinta che la via da percorrere sarebbe non estrarre oro e possibilmente nient’altro. Sedersi e aspettare la morte.