Un titolo alternativo più pedestre potrebbe essere come funziona il mondo di oggi e quali lezioni possiamo apprendere per trovare opportunità.
Parker Higgins viene dieci anni fa a conoscenza del fatto che il governo americano detiene una splendida collezione di acquarelli di frutti e oggetti di natura creati tra il milleottocentoottantasei e il millenovecentoquarantadue, per oltre settemila esemplari. È la Pomological Watercolors Collection. (La maggioranza relativa delle immagini è di mele, come suggerisce il titolo della raccolta e, per gli intenti di questo blog, il valore della notizia aumenta).
Usa la normativa che consente a tutti l’accesso alle informazioni detenute dagli enti pubblici (abbreviata in FOIA, Freedom of Information Act) per scoprire che la raccolta è misconosciuta e protetta da un paywall. Le vendite ammontano a un centinaio di transazioni, che neanche pagano le spese del paywall suddetto.
Inizia a bloggare e fare campagna perché, visto che costa più di quello che incassa, la raccolta venga resa pubblica.
Nel giro di pochi mesi la National Agricultural Library pubblica la raccolta, con funzioni di ricerca e download delle immagini.
Qualcun altro potrebbe essere soddisfatto del successo ottenuto, ma non Parker. Lui vuole aggiungere la raccolta a Wikimedia Commons. Che fa? Scarica a mano settemilacinquecento disegni per aggiungerli uno per volta? No. Impara a programmare in Python e crea un bot per automatizzare le operazioni più lunghe e tediose.
A quel punto, arriva anche un secondo bot per pubblicare automaticamente con frequenza regolare immagini della raccolta sui social di sua preferenza.
Dieci anni dopo, Parker Higgins fa il bilancio della sua esperienza. Ha fatto interviste, ha tenuto discorsi, è stato invitato a manifestazioni varie. La raccolta è stata scoperta dal mondo; c’è chi ne vende stampe ad alta risoluzione, chi riutilizza le immagini per bloggare, chi ci arrenda il finto diner di una serie televisiva, insomma, la frutta non prende più polvere.
Il racconto della sua esperienza arriva su Hacker News, dove sale a galla nella prima pagina in quanto molto votato dai lettori. Lui se ne accorge e aggiunge al post un riquadro apposta, a segnalare che è alla ricerca di lavoro.
Scommetto che lo trova, anche senza avere preparato il curriculum europeo.