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23 mar 2025 - Internet

La grande pulizia di primavera

Ho preso atto che leggo, anche saltuariamente, una minima percentuale delle mailing list e delle newsletter cui sono iscritto. Le iscrizioni avvengono per curiosità, per entusiasmo, al momento di un acquisto, a complemento di una ricerca, su consiglio di amici o colleghi, all’indomani di una lettura interessante, solo che non sempre poi segue un interesse regolare e consistente.

Da qualche tempo ho iniziato a disiscrivermi con severità. Senza stress: quando ho una mailing list in cima all’inbox, mi disiscrivo. Si fa eccezione solo per le cose che leggo veramente (tipo la mailing list di BBEdit o Anteprima) e per il resto nessuna pietà; se sentirò la mancanza di qualcosa, reiscriversi sarà questione di un momento.

Per ora sono soddisfatto. Constato di essere iscritto a un numero di mailing list impressionante, per via dell’accumulo negli anni e anche un po’ per quelle mailing list che ci si ritrova attaccati per via di un acquisto o perché si rientrava in qualche elenco di bersagli per il marketing.

Il tempo speso è quasi nullo, qualche minuto al giorno, non cambia nulla nella routine.

Inizio a vedere che arriva un po’ meno posta, che i messaggi importanti hanno più rilievo, che devo scorrere meno l’inbox per avere idea della situazione.

Di sicuro vale la pena. Paura di perdersi qualcosa? Proprio no. Effettivamente, se qualcosa mi interessa davvero, la leggo davvero.

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