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24 apr 2024 - Software

Con lingua multipla

Ieri Facebook si è convinto che tutti i post sulla mia timeline andassero tradotti in inglese.

Forse perché uso l’interfaccia in inglese, come del resto su tutto, non so.

Non era un problema in sé, solo che mi sono reso conto quasi subito di volere gli italiani che seguo nella loro madrelingua, esattamente come seguo un americano nella sua.

Rimettere a posto le impostazioni è stato anche facile. Nel frattempo, ho avuto l’occasione di spiare la macchina da traduzioni che Facebook mette a disposizione di ciascuno e sono rimasto impressionato.

Non è la qualità; quella è la solita. il post da dieci righe viene fuori benissimo ma, appena qualcosa esce dall’ordinario, la traduzione automatica si perde. Nessuno vorrebbe mai lasciare tradurre letteratura o poesia a Facebook, o un saggio filosofico, o un prontuario di enigmistica. Niente di nuovo.

Nell’ordinario, tuttavia, ognuno di noi può attivare funzioni di traduzione anche piuttosto specifiche, su più lingue, in più lingue. Tutto istantaneo e trasparente (all’inizio neanche mi ero reso conto, fino a che ho notato che le pubblicità erano in italiano e tutto il resto no).

E siamo un paio di miliardi abbondanti a poterlo chiedere. Con un risultato più che decoroso.

Sarei contentissimo di vedere tutta questa potenza di calcolo destinata a scopi meno pedestri. Nondimeno, è qualcosa che l’umanità non aveva mai avuto prima in questa misura. Forse un giorno Facebook non ci sarà più, ma la possibilità di dare traduzione simultanea a miliardi di persone sarà fornita da qualcuno o qualcosa d’altro e resterà.

Come sempre, è roba che in teoria sappiamo tutti da tempo e pure noiosa. Come sempre, passarci dentro e tastare con mano è una esperienza diversa.

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