John Gruber su Daring Fireball lo ha scritto prima, ma non sono riuscito a leggerlo e ho scritto comunque una cosa analoga, della quale sono lieto di potermi pavoneggiare per dieci secondi.
Gruber può consolarsi perché ha scritto una montagna di cose sulle quali non sono arrivato. La sua analisi, come spesso, è la cosa migliore da leggere per tirare le conclusioni definitive sulla presentazione di iPhone 7 e watch 2.
Due dettagli da sottolineare. Il primo è la menzione della demo di iWork collaborativo effettuata sulla presentazione in corso. Una cosa che farebbe tremare i polsi a qualsiasi presentatore cui sia capitato il bello della diretta e invece Susan Prescott ha messo in piedi e portato a casa senza timori.
Il secondo è l’aneddoto di Gruber seduto accento a Horace Dediu di Asymco, che stava modificando un foglio Numbers gigantesco, dove erano visibili almeno mezza dozzina di diagrammi e grafici style Asymco. La cosa, conclude Gruber, mi ha scosso per ragioni che non riesco a spiegarmi.
Un giro sul sito di Asymco, un’occhiata ai grafici (e al tipo e alla quantità di dati richiesti per produrli), una riflessione: l’autore di questi grafici lavora su Numbers. Piccolo compito per la giornata. Giusto perché sembra che non ci sia vita fuori da Excel.