Ci sono arrivato personalmente per la prima volta con lo
Spectrum 48k.
Non ho tenuto il conto, ma immagino anche di esserci passato varie altre volte, sicuramente con lo straordinario
Z88 di Cambridge Computing: giorni di trekking nel
Glacier Park tra Montana e Canada, a volte senza vedere altri esseri umani, certamente lontanissimo da qualunque idea di presa elettrica. Tuttavia l’unità funzionava per venti ore con quattro batterie AA e stava in standby per un anno (!). Una scorta di sicurezza nello zaino e ho viaggiato certo di poter scrivere a volontà durante i momenti di sosta. Al ritorno in Italia, passai tutti i testi su mio Mac Plus grazie a un cavetto seriale messo a punto a mano da mio padre, cui avevo passato lo schema dei collegamenti tra le rispettive porte.
Al primo posto tra le app gratuite su App Store c’è Delta, uno splendido emulatore di Nintendo, veramente gratis, perché non ha né pubblicità né raccolta di dati dei giocatori. È una specie di sogno proibito.
A patto di vivere fuori dall’Europa. In Europa, per effetto di non so quale regola antitrust, per avere Delta bisogna installare un app store alternativo di nome
AltStore PAL e procedere da lì. Su App Store non c’è traccia della app.
Ricevo e pubblico da Giulio, anima e cuore della
comunità con la C maiuscola degli utenti FileMaker italiani.
§§§
Dato che collaboro con molte realtà sono forzato a:
- lavorare su Teams e Microsoft 365 [maledetto Sharepoint. Ma Slack che vi ha fatto di male?];
- avere diversi account [al momento 5].
Siccome lavoro su Mac, ho eseguito una serie di prove, alla fine delle quali ho raggiunto le seguenti conclusioni:
- praticamente l’unico modo plausibile di lavorare con diverse sandbox Microsoft 365 è usare Edge (con la app Teams non c’è modo di partecipare a una riunione con l’account relativo, prende sempre l’account di default);
- contrariamente alle mie aspettative, Edge su Mac funziona bene (e lo trovo addirittura un buon browser).
A questo punto però ho scoperto la magagna e, precisamente, il peso. Mi trovo infatti:
Oppure in una vita parallela, ti dai per momentaneamente morto, mandi le figlie in vacanza dallo zio d’America, paghi un giro del mondo alla moglie, raduni gli amici, ordini le pizze e trascorri un mese a creare un gioco per la
Spring Lisp Game Jam 2024.
Ma anche la morra cinese… però con lo spirito di creare, imparare, divertirsi.
Il
pin AI di Humane non piace ai recensori e la cosa ha suscitato anche qualche polemica, come se non fosse utile e sacrosanto avere la libertà di espressione nel parlare di prodotti. Ovvio che sia anche un discorso di toni e che titolare
Il peggior prodotto che ho mai recensito metta davanti a una responsabilità anche il recensore. Avendo però visto tanti accomodamenti in redazioni italiane, tendo a preferire un critico che esagera a uno che dice e non dice per non offendere nessuno. Quasi quasi una recensione dovrebbe offendere almeno qualcuno sempre; prodotti perfetti e inattaccabili ce ne sono pochi.
Come si codifica un video immersivo di quelli che vorremo vedere sui nostri Vision Pro da mille euro in vendita nel 2028? C’è un articolo spettacolare di tale Mike Swanson che ha spontaneamente indagato sul
formato fisheye dei video immersivi Apple, al momento non documentato e di cui non si parla ufficialmente.
La narrazione è comprensibile e affascinante, con dovizia di immagini e animazioni che chiariscono le trasformazioni da rettangolo a semisfera e viceversa. C’è anche qualche piccola sorpresa, quando per esempio si impara che il formato fisheye di Apple non corrisponde alla ripresa di un obiettivo fisheye come siamo abituati a riconoscerla. Non è la solita sindrome del volere inventare tutto, ci sono ragioni valide e prima di fare sfondoni, ché il video avanzato non è il mio pane quotidiano, lascio ogni altro commento alla lettura.
Le forze armate spaziali americane
sono a corto di budget e si preparano alle scelte necessarie per raggiungere comunque gli obiettivi. Una delle linee guida proposte è rivolgersi anche al settore privato e a prodotti già esistenti invece che passare sempre da bandi di fornitori che non sempre restituiscono la qualità attesa.
Per
SpiderOak potrebbe essere cacio sui maccheroni. SpiderOak
esiste da un bel po’ e ha cambiato obiettivi commerciali trasformandosi da azienda specializzata in sicurezza informatica ad azienda specializzata in sicurezza informatica spaziale. Lo scrivo io visto che loro non ci provano, astrosicurezza.
C’è questo
paper su Acta Astronautica che prende in esame il paradosso di Fermi, ovvero: visto che per statistica l’universo dovrebbe brulicare di vita aliena, come mai non ne vediamo?
Tra le varie teorie, gli scienziati hanno anche avanzato l’esistenza di grandi filtri che fanno morire una civiltà prima che arrivi alle tecnologie che consentono il volo interstellare.
Il paper prende posizione in modo rivoluzionario e dirompente: il grande filtro potrebbe essere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale?
Il Low Power Mode di Apple Watch è un meccanismo perfetto, con un’unica pecca: il lunghissimo messaggio che nasconde il pulsante di attivazione. A parte questo, mi ha fatto dimenticare la carica di Apple Watch come evento da agenda quotidiana. A un certo punto arriva l’avviso di bassa carica; se sono alla scrivania metto in carica e smetto di pensarci. Se non lo sono, accendo Low Power Mode e smetto di pensarci, perché con tutta probabilità sarò alla scrivania in tempo per ricaricare.
Per la serie segnali che non possiamo farcela, Mattel ha annunciato una versione di Scarabeo
meno intimidatoria.
Almeno per ora, la scatola contiene la versione classica del gioco con la quale abbiamo più o meno tutti avuto un contatto ravvicinato; ma la plancia ora si può capovolgere e mostrare una edizione del gioco in cui si collabora a formare le parole. secondo quanto dettato da carte-obiettivo, e altre carte forniscono assistenza in caso di difficoltà.