Grazie a
Roberto per avermi invitato a conoscere
Made in Italy Apps, comunità Google+ dedicata alle app nate nel nostro Paese grazie al lavoro di autori che, ricorda Roberto stesso, hanno niente da invidiare a tanti colleghi di oltreconfine.
Mi permetto di estendere l’invito. L’iniziativa è appena partita; scommetto che prenderà piede ben presto. Da ricordare lo hashtag #appmadeinitaly.
Tra i pettegolezzi precedenti il
convegno mondiale degli sviluppatori Apple figura la possibilità che iOS 8 comprenda una modalità di funzionamento di due app affiancate sullo schermo di iPad.
Mi serviva una cosa sul sito dell’Unione Europea. Nel trovarla mi è stato chiesto di partecipare a un sondaggio informativo. Ho risposto sì.
John Gruber e compagni
hanno presentato la versione 2.0 della loro app
Vesper per raccogliere su iPhone annotazioni testuali e fotografiche.
Di ritorno a Malpensa, all’ingresso del Terminal 1, so di poter contare sulle certezze di casa.

Fred Wilson di Union Square Ventures, un grande fondo di investimento tecnologico,
sostiene che per il 2020 Apple sarà fuori dalle prime tre aziende del settore. Il che può benissimo essere, però sorprende il motivo:
Alla Fiera di Verona, collegato alla rete wireless locale. Su iPhone compare la notifica di un messaggio da Facebook. Si capisce che il messaggio sia piuttosto importante ma non altro, perché la notifica sparisce come è suo mestiere.
Per quanto Mac App Store offra numerosi programmi interessanti, è difficile individuare una preziosità specifica dello Store di per sé. Ovvero, è una comodità ma non cambia la vita come ha fatto su iOS. Credo che la maggioranza dei programmi vitali usati da chiunque non arrivi necessariamente da Mac App Store.
C’era quella campagna
Hai un potere che non immaginavi.
Giorni fa si è celebrato il quarantesimo anniversario del
cubo di Rubik e ha fatto la sua parte
anche Google.