Sto per chiudere un conto bancario aperto dal secolo scorso: nei dintorni del Natale ho cercato di usarlo per pagare online due biglietti del cinema. Sono stato informato che l’uso su Internet era stato disabilitato per la mia sicurezza e avrei dovuto adoperarmi per ripristinarlo.
Se si legge questo post è per gentile concessione di TeamViewer, applicazione di controllo remoto rimasta gratis per uso personale dopo che LogMeIn è diventata esclusivamente a pagamento.
Rossy KK ha inviato questo pezzo alla redazione di Macworld. Le ho scritto a titolo personale spiegandole che non mi occupo più della rivista e che, se me ne fossi occupato, lo avrei pubblicato. Lei mi ha replicato di avere inviato il pezzo a varie testate e siti, al momento senza avere risposta. Allora le ho detto che, previo il suo assenso, avrei volentieri pubblicato il testo sul mio blog personale. L’assenso è arrivato ed ecco qui l’articolo.
A causa di una congiunzione astrale tra un viaggio, una riparazione Mac e un paio di installazioni che non ho esattamente avuto il tempo di fare, è possibile che non appaiano nuovi post o che la pubblicazione risulti erratica da qui a martedì.
Se qualcuno dovesse ancora essere convinto che viviamo in un mondo straordinario, dovrebbe guardare
una pagina pubblicitaria del 1991 firmata dalla catena americana di elettronica di consumo Radio Shack.
È il mese dei miti infranti.
Tante chiacchiere da bar investite nel dire che iOS e OS X diventano una cosa sola, che si fondono insieme, che nascerà un sistema operativo unico, tanti post sui blog della speranza (che i fessi clicchino).
Poi due pesi massimi come Phil Schiller (marketing) e Craig Federighi (sistemi operativi) rovinano la festa e spiegano per esteso e in chiaro che non se ne parla proprio.
Noto che molti si sono adirati per la
scomparsa di varie funzioni dalle nuove edizioni di iWork, mentre pochi si compiacciono degli aggiornamenti come
quello più recente, con varie funzioni che tornano e anche qualche novità interessante.
Gran festa, per i trent’anni di Mac. Mi sono goduto la pagina home di Apple, dove si festeggiava invece che vendere (immagino che la
panoramica sui trent’anni resterà); iFixit che non esisteva nel 1984 e ha partecipato alle celebrazioni con il teardown, lo
smontaggio integrale del primo Mac 128k; i
dieci poster con i nomi di tutti i dipendenti Apple dal primo aprile 1976 a oggi, nello stesso spirito della carrozzeria di Mac che
le incastonava all’interno.
Uno dei commentatori più assidui di questo blog ha finalmente deciso di darsi da fare e ha creato
MelaBit.
C’è quel trentesimo anniversario che qualcuno ha già strillato ieri, l’altroieri, anche una settimana fa, a comprovare la propria ineleganza. Fa niente, siamo abituati.