Samsung ha un problema di mercato perché negli ultimi mesi le vendite non sono andate benissimo. Così ha studiato una soluzione per risollevarsi, come scrive
The Verge:
Mentre Samsung ha sicuramente migliorato in modo significativo il design di Galaxy S5 e nello stesso tempo ha aggiornato la tecnologia del telefono con S6, questo ha avuto un costo. Segni distintivi dei telefoni Samsung come batterie removibili, alloggiamenti per schede SD e impermeabilità non si troveranno su S6 o S6 Edge. […] Sono anche state tagliate le funzioni a disposizione; Samsung dichiara una riduzione del 40 percento su S6 rispetto a S5.
Con grande soddisfazione e sonno ridotto al minimo ho messo la parola fine al mio libriccino su Swift, che a questo punto corre seriamente il rischio di andare in stampa tra qualche giorno.
Ho cambiato la batteria di iPhone 5, che mostrava segni evidenti di cedimento. Gratis, perché il modello rientrava in un
programma di richiamo batterie (valido tre anni dall’acquisto, ultima chiamata gennaio 2016).
Sono normalmente poco disposto verso i meccanismi di personalizzazione dei programmi di Apple, perché risolvono magari un problema e poi ne creano un altro, perché spesso non si aggiornano più mentre i programmi continuno ad aggiornarsi, perché – soprattutto – non si integrano bene con il design del programma ed è la cosa peggiore. Di caos visivo e funzionale sullo schermo ce n’è già abbastanza.
Ci fu l’amministratore delegato di Palm, Ed Colligan, a
commentare l’eventuale ingresso di Apple nel mondo dei cellulari.
Però a fin di bene. Si parla di chi usa a scopo lavorativo o decorativo schermate scattate su iPhone e non è soddisfatto di come appare la barra di stato, magari con una batteria all’ultimo sospiro, o con ricezione insoddisfacente, o semplicemente con una dizione TIM quando si va a incontrare persone Vodafone o tutti i viceversa.
Si chiude una porta – The Unofficial Apple Weblog ha chiuso i battenti durante una riorganizzazione di America On Line – e si apre un portone: diversi transfughi hanno messo in piedi AppleWorld.Today, cui tutti si augura lunga e proficua vita.
Il New Yorker dedica un
articolo di lunghezza sterminata e bellissimo a Jonathan Ive, il responsabile del design in Apple.
Lenovo vende computer Windows con dentro un marchingegno software che abilita l’inserimento di pubblicità nelle ricerche effettuate con il browser. Il marchingegno si chiama Superfish. Detto tutto.
Giovedì ho passato il pomeriggio a Login, coworking milanese, dove si sono alternati vari protagonisti dell’editoria e del cloud computing a investigare e raccontare alleanze possibili tra un settore tradizionale e autocontenuto e una disciplina informatica dirompente che costringe all’apertura e alla collaborazione.