Ho scoperto che
djay Pro di Algoriddim ha vinto quest’anno un Apple Design Award. E che djay per iPad
ha vinto un Apple Design Award nel 2011.
Tecnicamente non è la stessa applicazione, ma di fatto è la stessa base di codice o poco ci manca. Penso, attendendo smentita, che nessun’altra base di codice abbia vinto due volte un premio Apple Design.
Il quale premio è arrivato quest’anno in virtù delle funzioni di accessibilità inserite nel programma, che permettono anche a un non vedente di lavorare come un deejay professionista.
Si legge che Twitter
ha perso smalto ultimamente e la sua crescita è un po’ troppo lenta per i professionisti dell’analisi.
Posso dire due cose: la prima, che non sorprenderà nessuno, è la farraginosità dei suoi meccanismi (una foto ti costa x caratteri, puoi attaccare un punto finale a uno hashtag ma non a un username eccetera).
La seconda è che sono in spiaggia a sbrigare lavoro con iPad e, parola, sta andando meravigliosamente. Poi, in un impeto di vanità, faccio per cambiare la foto del mio profilo e non posso.
Non posso dubitare dell’auterevolezza di Ars Technica anche se la pagina relativa eBay non esiste più; devo quindi dare per vero che Richard Garriott abbia
venduto all’asta quadri contenenti il suo sangue, allo scopo di raccogliere fondi per finanziare il suo gioco di ruolo
Shroud of the Avatar.
Torniamo un momento su
Microsoft che tarocca i risultati del suo browser Edge e Asus e Msi che passano ai recensori unità non corrispondenti alle specifiche vendute.
Huawei ha pubblicato una pagina sul suo computer da tasca P9 con una foto bellissima… scattata con una macchina professionale dal costo dieci volte superiore.
I furbetti non hanno scritto esplicitamente (e falsamente) che la foto era stata scattata con il loro apparecchio; l’hanno messa semplicemente lì a lasciare che suggestionasse il visitatore.
Ci sono voluti anni e anni di evidenza perché BlackBerry si decidesse alfine a [mandare in pensione BlackBerry Classic[(http://blogs.blackberry.com/2016/07/change-is-only-natural-a-classic-model-makes-way/).
Opportuno ricordare i due ex coamministratori delegati di BlackBerry che condividono il maggior merito per l’impresa,
Jim Balsillie e Mike Lazaridis. Questo è Balsillie, novembre 2007:
Per quanto iPhone sia grazioso, offre una vera sfida ai suoi utilizzatori. Provate a digitare un indirizzo web su uno schermo touch di iPhone, è una vera sfida. Non si può vedere ciò che si digita.
Lidia oggi ha detto ancora bastoncini, nella sua prima frase costruita su un avverbio anziché su un verbo.
Il suo successo evolutivo – non individuale, si parla di cuccioli di uomo in senso generale – sta nel fatto che impara a una velocità sbalorditiva. Due anni fa non era ancora venuta al mondo e sta già maneggiando il linguaggio. Per di più i suoi progressi aumenteranno su base molto più che lineare. E nel contempo la sua struttura corporea produce a pieno ritmo mattoni da costruzione e crescita.
Consiglio in tutti gli offici del pianeta Italia la lettura di
Da LaTeX a Word (e ritorno) su MelaBit.
Faccio seguito al post in cui si riferiva degli
esperimenti con watch e l’acqua per dire che, dopo quasi un mese di sperimentazione sulla pelle – in senso letterale – posso solo confermare che watch, con un uso normale, non ha problemi.
Come uso normale intendo nuotata quotidiana o gioco con le onde a riva, doccia con acqua dolce una volta tornati a casa, gioco con la sabbia, qualche metro di pinneggio sott’acqua tanto per ricordarsi l’effetto che fa, cose piccole senza sollecitazioni e senza insidie nascoste, però ignorando di avere l’apparecchio al polso: niente precauzioni, niente esitazioni, niente delicatezze.
Una persona che lavora, come Stefano diceva pochi giorni ha
ho abbandonato la mia Moleskine, una volta provato
iPad Pro con
Apple Pencil.
Forse Stefano ignora l’esistenza di gadget come
Rocketbook Wave. Un quadernetto ad anelli con le pagine puntinate invece che quadrettate (wow! Progresso! Startup!). La carta è normalissima ma bisogna usare per forza la penna che forniscono loro, per ragioni che si spiegheranno tra poco.
Una volta presi gli appunti, si fotografano le pagine con lo smartphone. Giusto per ridurre la dipendenza dall’informatica. La app ancillare manda le pagine fotografate su un cloud a pseudoscelta (solo quelli che hanno pensato loro, per esempio niente
SpiderOak o
OwnCloud). Sulle pagine del quadernetto c’è un codice QR che le tiene numerate automaticamente e piccole icone che, nella app, indirizzano la pagina verso sette diverse raccolte tematiche.
Lidia è cresciuta abbastanza da imporr… gradire uno spazio quotidiano di visione di cartoni animati e a casa questo avviene talvolta su YouTube tramite tv.