Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

2 ago 2017

Tutto da vedere

Bel servizio quello di Six Colors, che a contorno dell’annuncio dei risultati finanziari di Apple (con notiziole come il totale di iPhone venduti nella storia salito a 1,2 miliardi) pubblica una bella pagina di grafici e diagrammi, precisa, completa, sintetica, senza chiacchiere e libera da distrazioni. Solo i dati, su serie storiche lunghe che rivelano bene le macrotendenze delle varie linee di prodotto, per esempio l’uscita di iPad da una lunghissima parentesi di dati di vendita negativi.

1 ago 2017

L’altra marea

Brian Fagioli (proprio) scriveva nove mesi fa su Betanews Il disappunto per i MacBook Pro (2016) spinge alcuni lealisti Apple verso Ubuntu Linux. Sì, lealisti; non sono persone che hanno preferito un Apple Store a un Media World, ma truppe fedeli a un qualche tipo di potere.

L’articolo arriva a definire il numero degli abbandoni huge, ingente, con tanto di offerta speciale di un fornitore di sistemi vista l’abbondanza.

Per un attimo dimentichiamo l’assurdità di un supposto passaggio degli utenti da un hardware (Mac) a un software (Ubuntu) che gira tranquillamente su Mac. Facciamo che sia vero. Vediamo che conseguenze ha avuto sulle vendite di Mac, per quantità. I dati sono anno su anno, quindi confrontano il dato dopo l’annuncio degli abbandoni con l’anno prima dell’annuncio.

31 lug 2017

Se solo potessero parlare

Vic Gundotra ha appena espresso in un post su Facebook giudizi pesanti sullo stato della fotografia in campo Android. Soprattutto, ha tessuto le lodi di iPhone con espressioni come questa:

Per la maggior parte delle persone la fine delle Digital Single-Lens Reflex è già arrivata. Ho lasciato a casa la mia fotocamera professionale e scattato queste foto della cena con il mio iPhone 7 usando la fotografia computazionale (o modalità ritratto come la chiama Apple). Difficile non dire di queste foto (in un ristorante, scattate con un telefono mobile senza flash) che colpiscono. Bel lavoro, Apple.

30 lug 2017

Finire sui giornali

Apple non prende iniziative pubbliche a caso e dispone di risorse economiche inimmaginabili, ma sta attenta a non sprecarle. Inoltre è una azienda riservata, meno che ai tempi di Steve Jobs ma ancora nettamente più che qualunque altra: si rivolge all’esterno solo per validi motivi.

Sono le premesse che mi fanno guardare con curiosità ad Apple Machine Learning Journal, pagina strutturata come una pubblicazione scientifica, il cui primo numero consta di un singolo (interessante) articolo sulla realizzazione di sguardi artificiali che siano realistici.

28 lug 2017

Una ammissione, una bugia

Scrive Adobe sul blog aziendale:

Con il maturare negli ultimi anni di standard aperti quali HTML5, WebGL e WebAssembly, molti di essi ora offrono molte delle funzioni e caratteristiche introdotte pionieristicamente dai plugin e sono diventati una alternativa praticabile per distribuire contenuti via web.

27 lug 2017

Guarda quel bit

Delle tante iniziative di retrocomputing, una mi appassiona particolarmente ed è Mame, l’emulazione degli arcade game apparsi dagli anni settanta fino a oggi, responsabili della prima esperienza digitale di tanti ragazzi di allora e pure di numerose passioni per la tecnologia germogliate proprio in quel momento.

25 lug 2017

Gorgoglio e pregiudizio

Chi usa Apple è un fanatico privo di obiettività mentre chi usa altro invece è un genio della valutazione imparziale, lo sappiamo bene.

Ne è ennesima dimostrazione l’articolo Il rifiuto di Apple di supportare le Progressive Web Apps va a serio detrimento del futuro del web appena comparso su Medium.

(Le Progressive Web App si basano su uno strato di JavaScript che permette funzioni simili a quelle delle app classiche, come notifiche e funzionamento offline).