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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

20 feb 2017

Gli asparagi e l’immortalità del cloud

Supporti, formati, [dati](( https://macintelligence.org/posts/2017-02-19-gli-asparagi-e-l-immortalita-dei-dati/) in generale. Ahimé, niente è per sempre. Tocca occuparsene regolarmente, con cura e dedizione. Vedo gente lavare l’auto tutti i sabati che sembra uscita da una sala operatoria. Poi si siede davanti alla tastiera e niente, lì deve vigere l’autoconservazione: creo un bit, adesso fatti vostri e guai al mondo se sparisce. Spiegato perché si tratti di una pia illusione, giusto una curiosità finale: oggi 20 febbraio 2017, il sistema più garantista sulla conservazione dei dati è il cloud.

19 feb 2017

Gli asparagi e l’immortalità dei dati

Discussa l’impossibile immortalità, ma sarebbe meglio dire immutabilità, dei supporti e dei formati, rimane la questione al cuore del problema. Come posso conservare i miei dati per sempre? Già detto che per sempre è una illusione (l’universo in cui ci troviamo finirà, o ricomincerà, o tutt’e due le cose, ma sempre con un reset totale), rimane la più umana aspirazione di più a lungo possibile. Il problema è che siamo umani e quindi riusciamo solo a praticare soluzioni umane: imperfette, fallibili, precarie.

18 feb 2017

Gli asparagi e l’immortalità dei formati

Mio papà aveva una discreta collezione di disegni vettoriali realizzata con AppleWorks, programma che dopo varie peripezie dentro e fuori di Apple non esiste più da anni. Alcune forme di documenti AppleWorks si recuperano agevolmente con una edizione ’09 di iWork (Pages, Numbers, Keynote), ma non i disegni vettoriali. Fortunatamente esiste EazyDraw. Bisogna acquistare una versione precisa del software, che è ancora in grado di leggere quei documenti. Successivamente, volendo, si può aggiornare alla versione più moderna di EazyDraw, che offre tante cose in più ma perde quella compatibilità, esattamente come l’hanno persa i nuovi Pages, Numbers e Keynote.

17 feb 2017

Gli asparagi e l’immortalità dei supporti

La mamma di un mio amico ha vinto un iPhone 7 facendo la spesa All’Esselunga. A me è capitato di sentire che due persone hanno vinto un iPhone 7 mentre mi trovavo al bar dell’Esselunga. Io non ho vinto un iPhone 7 All’Esselunga; in casa ne abbiamo uno (non mio) e lo abbiamo acquistato All’Apple Store. Un mio amico ha acquistato un iPhone 7, ma online. Un altro mio amico non ha comprato iPhone 7 ma ha un contratto con Vodafone che gliene lascia usare uno per due anni.

16 feb 2017

Utile e più utile

È già la seconda volta in poche settimane che un disco tra quelli di casa dà problemi e Utility Disco riferisce l’impossibilità di ripararlo, solo che poi neanche lo reinizializza. Ed è la seconda volta che apro diskutil, il quale sistema le cose in souplesse. Linko la pagina del manuale perché ne consiglio vivamente la lettura. Costa mezz’ora di concentrazione, dopo di che si è praticamente imparato a usare sempre e comunque diskutil al posto di Utility Disco.

15 feb 2017

Neanche si avvicinano

Grave errore oggi: ho dedicato a Facebook più di sette minuti. Mi sono trovato a discutere di uranio impoverito, dei numeri di versione di macOS e di tutta una serie di altre sciocchezze. Nel frattempo Marco aveva usato Facebook in modo migliore, con la sua testimonianza diretta di uso di iPad Pro e Apple Pencil. Ce ne sono tante, di alternative: da quelle più economiche (Wacom Creative Stylus più tablet qualsiasi) a quelle più costose (i nuovi tablet Wacom da 16”), ma semplici e intuitivi come Apple Pencil e iPad Pro non ce n’è.

14 feb 2017

Invisi ai naviganti

Mi dispiace per la foto, poco chiara a causa dei sobbalzi dell’auto, la scarsa luce e l’obsolescenza dei mezzi. Si intravede comunque il navigatore di serie del veicolo indicare un orario di arrivo che si discosta di un’ora da quanto indica iPhone, su un viaggio di due ore. Aveva ragione iPhone, poiché circa un quarto d’ora più tardi il navigatore di serie ha aggiustato il proprio orario di arrivo. Ma un quarto d’ora è tanto, o è lento, secondo come si vuole interpretarlo.

13 feb 2017

O paghi o ti aggiorno

Immagino che se scrivessi qualcosa come segue, passerei per un odiatore di Windows. Può darsi che tu stia tenendo una presentazione davanti a un pubblico consistente. Oppure che stia affrontando un esame online. O ancora, che stia lavorando a un progetto con una scadenza serrata. A Windows non interessa. Windows prenderà il controllo del tuo computer, lo aggiornerà a forza e premerà automaticamente il tasto reset, senza che tu possa fare alcunché una volta partita la procedura.

12 feb 2017

Sta nei dettagli

Secondo questo articolo di Reuters, Apple è più tignosa e pignola che mai nel pretendere specifiche e materiali di eccellenza per il suo nuovo campus a forma di corona circolare, quattordicimiladuecento posti nella più grande struttura al mondo chiusa da vetrate curvilinee. C’è qualche ritardo e qualche spesa in più del previsto, anche perché varie aziende di costruzione si sono ritirate o sono state sostituite, nell’impossibilità di soddisfare i requisiti posti da Apple.

11 feb 2017

Semplice e complesso

Uno dei principî cardine del design, e la ragione fondamentale per avere una Apple, è levare la complessità dall’esperienza di utilizzo. I pionieri, abituati a computer semplici, amano la loro complessità perché sono cresciuti mettendoci dentro le mani per sopravvivere. Se avevi un Mac negli anni ottanta ed eri bravo, ResEdit (che permetteva l’editing delle risorse interne di programmi e sistema) era quasi una medaglia al valore e c’era chi ci passava nottate a esplorare, personalizzare, divertirsi.