Doppio sogno è un gran libro, questo è un piccolo blog. Ma almeno dare una sveglia doppia, si può.
Mi sono svegliato l’altroieri e Microsoft ha aggiornato la sua linea Surface. Linea che finora ha dato risultati non clamorosi e ultimamente in decisa flessione, con calo di oltre il venti percento.
Mi è stato rimproverato di riportare questo dato senza tenere in conto l’aggiornamento dell’altroieri. Il quale ammonta a un portatile con prezzo base di 999 dollari.
Si fa un gran rumore su fake news e post-truth, post-verità, perché le elezioni le ha vinte quello sbagliato.
Apparentemente Degoo offre uno
sconto del 95 percento su due terabyte di spazio backup per la vita.
E quando ho scritto degli
aggiornamenti troppo aggressivi a Windows 10 sono stato pure criticato.
Mesi fa vari professionisti hanno indicato Surface Studio come un esempio dell’innovazione che Apple avrebbe dovuto portare nei computer desktop e invece niente.
Oggi leggo che le vendite di tutta la linea Surface sono in netto declino. Non è che partissero da volumi di vendita stellari. L’articolo (di Ars Technica, mica tifosi obnubilati) getta ombre sulla volontà di Microsoft di continuare a investire sulla gamma, ricorda la triste fine che ha fatto il business acquistato da Nokia e oggi praticamente azzerato, cita varie mancanze che affliggono Surface dalla nascita a partire da processori insufficienti, connettori arretrati, specifiche non all’altezza della concorrenza.
Apple News
fa guadagnare traffico e abbonamenti a The Telegraph.
Bene a protestare per i cambiamenti alla tastiera virtuale di
Numbers per iOS. È arrivato presto
un aggiornamento, se non a sistemare, almeno a mitigare i problemi.
Parto con
questo tweet, che peraltro potrebbe tranquillamente chiudere il post.
Due visite a
Tempo dei Libri 2017, prima edizione di sempre, a
Fiera Milano Rho.
Apple ha senso di esistere quando cambia le regole del gioco e, nel bene o nel male, improvvisamente si gioca una partita nuova in modo inedito. Quando si limita ad accomodare il senso comune, il pensiero collettivo, a fare come fanno tutti, è uno spreco. Di aziende conformiste e conformate è pieno il mondo.