È settembre e dunque si può cominciare a parlare di Natale.
È uscita la
Wired Aluminum Keyboard di Matias per Mac, cablata Usb, con un tasto volume a sessantaquattro gradazioni invece delle consuete sedici, tastierino numerico e tutta la qualità Matias (che
perdura da tempo).
Esiste con layout italiano.
Costa cinquantanove dollari.
Praticamente, la tempesta perfetta.
A parte la
fine del servizio di Crashplan, una delle ragioni per raccomandare i backup via rete di Backblaze è che pubblicano periodicamente un sunto molto istruttivo della vita utile che hanno i loro dischi.
Quello
relativo al trimestre di primavera porta una montagna di dati molto ma molto interessanti, raccolti su un campione di 83.151 dischi rigidi.
Poi c’è anche tutta una serie di osservazioni su come sono organizzati, come fanno a inseguire la massima efficienza con il minimo costo e via discorrendo. Mi ha colpito infine la seguente precisazione:
Veloce ma diritto al punto l’articolo di Jeff Benjamin su 9to5Mac:
Per un iPad Pro, Magic Keyboard o Smart Keyboard?.
Lui conclude che
Magic Keyboard offre un migliore rapporto prestazioni/prezzo, ma quando si tratta di muoversi con un iPad Pro la comodità e la rapidità superano ogni altro parametro e preferisce
Smart Keyboard, libera da problemi di apparentamento e ricarica e da usare anche come custodia.
Sprovvisto attualmente di iPad Pro, uso regolarmente una Magic Keyboard con iPad e apprezzo i vantaggi che lo stesso Benjamin riconosce, tra i quali la completa libertà di orientamento rispetto allo schermo. Si tratta sempre però di due oggetti separati; in viaggio, averne uno solo – un iPad Pro con una custodia-tastiera – è indubbiamente più comodo.
La polizia di New York
deve sostituire trentaseimila computer da tasca acquistati negli ultimi due anni con altrettanti iPhone.
La ragione è che il produttore del sistema operativo che aziona i suddetti apparecchi ha annunciato la fine del supporto. Non verranno più aggiornati. Quel sistema operativo, nel mondo dei computer da tasca, ha una presenza irrisoria e in calo verso lo zero, tanto da farlo dichiarare morto da Forbes.
Gli apparecchi non sono aggiornabili con una versione più moderna del sistema operativo. Da quando è uscita la versione ora in scadenza, iOS e Android hanno visto tre versioni successive, tutte ampiamente compatibili con apparecchi non nuovissimi.
Sono tornato a
The Space Cinema dopo un’assenza di tre anni e mezzo e ho deciso di comprare online i biglietti.
Bisogna essere utenti registrati e io lo ero; ma la password non funzionava. Ho chiesto il recupero password, solo che il link porta a una pagina inesistente.
Sono arrivato al recupero password da un’altra pagina e ne ho impostata una nuova. I requisiti della password sono cambiati e la mia vecchia parola d’ordine non li rispettava; tuttavia sarebbe stato carino, come utente, ricevere una email e magari saperlo.
Devo il titolo a Matteo. Anche il testo:
Ti invio prova della non “professionalità” dei portatili Apple… stanno solo registrando la musica di
Oceania…
E pure la foto.

Ritorno sul
Machine Learning Journal messo in piedi da Apple perché gli articoli pubblicati sono diventati più di uno e ne sono arrivati tre nuovi in fila. Segno che c’è una qualche volontà di proseguire con l’iniziativa e anche l’interesse a pubblicare.
A seguito delle discussioni sugli
aggiornamenti non richiesti a Windows 10, l’autorità di tutela dei consumatori del Baden-Württemberg in Germania ha ingaggiato una battaglia legale con Microsoft. Dopo diciotto mesi di cause e due verdetti sfavorevoli, Microsoft
ha rinunciato a proseguire la lite in tribunale e ha annunciato (solo là) che non eseguirà più aggiornamenti di sistema operativo senza il consenso dell’utente.
Prego di rileggere la parte in corsivo e rileggerla ancora. Implica che il consenso dell’utente è o è stato irrilevante nelle valutazioni di Microsoft e che l’azienda si riserva o si è riservata di fare quello che le pare con i computer degli utenti del suo sistema operativo, il quale secondo vari sostenitori consente a ciascuno di fare ciò che desidera in libertà, al contrario di quello che accade su altre piattaforme.
I fatti: Crashplan
ha annunciato la fine degli abbonamenti home per il backup online. Gli abbonati possono trasmigrare su altri concorrenti con sconti oppure adottare il piano Business.
Se proprio
leggere non funziona, c’è sempre l’
apprendimento interattivo di Python orientato alla data science.
Ci ho provato e sono arrivato per alcune serie di esercizi fino alle conversioni di tipo. Sapevo già fare tutto e il mio giudizio potrebbe essere viziato, ma l’ho trovato veramente a portata di chiunque.
Tutto avviene dentro il browser, volendo ci si registra con Google o Facebook, è gratis, nel browser c’è una shell interattiva per fare esperimenti e non sbagliare prima di dare la soluzione, insomma, iniziare con Python è veramente una cosa che si può fare senza paura, anche se non si è mai scritta una riga di codice in tutta la vita.