Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

21 set 2017

Il segreto di iPhone X

Chi è preoccupato del supposto proliferare di modelli di iPhone, in contrasto con la celebre matrice 2x2 che Steve Jobs disegnò al momento di rilanciare Apple, dovrebbe dare un’occhiata a questa chiarissima rappresentazione di come stanno le cose da un punto di vista opposto: quello dello sviluppatore che deve supportare le risoluzioni di più schermi diversi.

19 set 2017

La prova privacy

Mi tocca stare su Facebook per lavoro e quando ci sono annunci Apple dover stare su Facebook equivale a stare immerso nella fossa biologica intanto che arriva l’autobotte per lo spurgo.

17 set 2017

Tutto e niente

Fa tutto quello che mi serve è il criterio di valutazione supremo a livello personale. Nessun criterio gli è superiore.

Fa tutto quello che mi serve è il criterio di valutazione più futile a livello generale. Qualunque altro criterio è più significativo.

È ora di farlo notare.

16 set 2017

Né wireless né dieci

Due cose che proprio disapprovo dell’ evento di presentazione della nuova tv.

Concordo totalmente con John Gruber: quella X deve essere una X, non un dieci. Per tutte le ragioni che lui elenca benissimo. Se le petizioni su Internet servissero a qualcosa, ne lancerei una. Mi limiterò a dire X in qualsiasi occasione pubblica, Apple Store compresi, ed esorto ognuno a fare lo stesso.

E poi Airpower. Non c’è alcuna Air. Nella catena degli elementi coinvolti manca persino un millimetro di spazio vuoto. L’Air è zero.

15 set 2017

Il convitato di vetro

iPhone X ha uno schermo Oled, il primo all’altezza di iPhone ( ha detto Phil Schiller).

Ha un nuovo processore, progettato in casa da Apple.

Ha un nuovo processore grafico, progettato in casa da Apple.

Ha abbandonato il pulsante hardware Home, presente su un miliardo e duecentomila iPhone.

Ha abbandonato Touch ID per adottare Face ID: dal riconoscimento dell’impronta digitale, che richiede un tocco del dito, si passa al riconoscimento tridimensionale del volto, che richiede uno sguardo. Il riconoscimento avviene in tempi strettissimi e, siccome poi si usa tra l’altro con pay, deve funzionare bene e meglio di Touch ID.

14 set 2017

Spremuta di keynote

Mentre scrivo devo ancora guardare il keynote di presentazione dei nuovi iPhone, della nuova tv, del nuovo watch e del resto (si dirà che sono noiosi e ripetitivi e scontati, ma continuo a sorprendermi di quanti cicli di prodotto vengano completati di anno in anno).

13 set 2017

Svelti a capire

Qualunque iPhone sia stato annunciato, prima di leggere commenti e recensioni meglio ripassare l’infografica di Decluttr diffusa da AppleWorld Today sull’accoglienza riservata negli anni alle varie edizioni dell’apparecchio.

Quella tastiera virtuale sarà utile per toccare email e messaggi più o meno come un telefono a disco.

iPhone è niente più che un’esca di lusso per pochi fanatici di gadget.

Vogliamo una tastiera! Questa funzione rappresentativa di iPhone rimane una delle sue più grandi mancanze.

12 set 2017

Programmi d’argento

Bel pezzo di Jason Snell sui numerosi anniversari di grande software per Mac che ricorrono quest’anno.

Il tema sembra il solito amarcord e invece c’è sotto una grande verità. Scrive sacrosantamente Snell:

I più anziani amano accusare il mondo moderno di essere usa e getta, al contrario dei loro tempi in cui le cose erano costruite per durare. Di fatto, la gran parte del software degli anni novanta è scomparsa. Sopravvivere tanto a lungo è estremamente raro. Sono numerosi i fattori necessari alla longevità di un prodotto. Deve essere buono, avere successo finanziario e poi… l’ingrediente segreto. Una qualche combinazione di persistenza, perseveranza, stabilità, agilità, testardaggine e adattabilità che permette a poche anime coriacee di durare.