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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

11 mar 2025 - Internet

Agli antipodi della salute

È notorio che che passare troppo tempo a testa in giù congestioni la circolazione cerebrale e così non stupisce che, in Nuova Zelanda, il sistema sanitario nazionale si basi su un singolo foglio Excel.

Il bilancio complessivo del reparto è intorno ai sedici miliardi di dollari americani e attualmente c’è una crisi in corso dato che le previsioni di budget sono saltate.

Così è emerso che l’amministrazione del servizio si basa sul foglio Excel e, sorpresa, che non è efficiente. Il rapporto finanziario mensile richiede dai dodici ai quindici giorni per essere consolidato e cinque giorni per essere analizzato. Praticamente il mese se ne va solo per riuscire a presentare il rapporto.

10 mar 2025 - Software

Almeno la forma

Una piccola isola di consolazione nella desolazione che affligge questi giorni è l’arrivo di MacTeX edizione 2025.

Attenzione perché la notizia è fresca e qualche server più periferico degli altri potrebbe rimanere alla versione 2024 per un paio di giorni.

E poi diamoci dentro con LaTeX perché la bellezza è un buon antidoto alla grettezza e al cinismo. Documenti eleganti e ben impaginati alleviano la sciatteria e l’indifferenza. Una fake news non sarà mai composta alla perfezione.

9 mar 2025 - Software

Da tenere presenterm

Presumo che ciascuno conosca un programma per realizzare presentazioni in Markdown dentro il Terminale e dal Terminale erogarle.

Quindi colmo la lacuna da parte mia e introduco presenterm.

La parte che mi intriga è l’inserimento nelle slide di snippet di codice e di funzioni che possono cambiare l’effettivo contenuto della slide in base alle condizioni. Ci sono vari altri punti di interesse e la documentazione è ottima e abbondante per approfondire, come gli esempi già pronti e anche una demo.

8 mar 2025 - Internet Software

Sono solo parole

John D. Cook ha scritto un sintetico post sulle differenze tra token e parole che renderei obbligatorio nelle scuole. O almeno per iscriversi a Facebook.

Le presunte intelligenze artificiali non ragionano per parole (word) ma per frammenti (token). Un token può corrispondere a una parola e, sulle parole comuni, accade molto spesso. Più una parola è rara e maggiore è la possibilità che sia spezzata internamente in tanti più token.

Anche dove un token corrisponde a una parola, corrisponde a un particolare uso di quella parola. Nella frase Hello world!, il token 1917 (nel motore usato da Cook) corrisponde a “ world”. Notare lo spazio. Se all’inizio di un’altra frase world compare all’inizio e quindi è scritto World con la W maiuscola, il token relativo sarà 10343. A una singola parola potrebbero corrispondere numerosi token, uno per ciascun particolare utilizzo.

7 mar 2025 - Internet

Le radici vanno calcolate

È dai tempi del fiasco sulle elezioni presidenziali americane del duemilasedici che Nate Silver è uscito dalle mie preferenze informative. L’uomo che aveva previsto brillantemente i successi di Obama aveva fatto lo stesso, solo con Hillary Clinton e vedere nella notte prendere forma il risultato opposto, nonostante il wishful thinking che la redazione continuava a mostrare un articolo sull’altro, con risultati sempre più grotteschi.

Il sito è FiveThirtyEight, fondato proprio da Silver. Anzi, era, perché gli editori attuali hanno licenziato il personale e chiuso tutto. Cose che capitano, con mille ragioni. Spiacevoli, spesso inevitabili. Cambiano anche i venti della politica, certe cose non vorremmo mai vederle, tuttavia accadono e dobbiamo farcene una ragione.

6 mar 2025 - Internet

Ritorno alla base

Ci si accontenta anche di poco e oggi mi accontento della notizia che, il 28 marzo, torna Friday Night Baseball su Apple TV+.

Sono annunciati contenuti speciali per Vision Pro come novità. Mi accontento anche solo delle partite.

5 mar 2025 - Internet

Chi non ha testa

Apprendiamo dal Guardian di una famiglia inglese, disperata perché la figliola di otto anni ha speso in novanta giorni ottomilacinquecento sterline attraverso il proprio iPhone, mandando denaro su svariati canali YouTube (sì, il titolo del giornale chiama in causa App Store, che c’entra zero).

Da padre, massima solidarietà alla famiglia e critica severa ad Apple che ha mostrato ben poca comprensione e ha rimborsato solo una parte degli acquisti effettuati davvero su App Store, poche decine di sterline. Certo, se ci si mettono tutti poi è un disastro; certo, ci sono le salvaguardie; certo, certo, però capisci se hai davanti un nucleo di truffatori oppure due genitori sprovveduti e agisci come deve fare una Apple, cioè fare la cosa giusta. Altrimenti fai una brutta figura.

4 mar 2025 - Software Internet

Il cinema sul tavolo

Parliamo di un film di animazione che ha vinto oltre sessanta premi, tra cui un Golden Globe, e raccolto due nominations agli Oscar.

Un film realizzato in cinque anni e mezzo che è costato tre milioni e settecentomila dollari, meno della cinquantesima parte di quello che è costato Inside Out 2 di Pixar.

La ragione è principalmente l’utilizzo di Blender, sistema di modellazione 3D, open source e ufficialmente sostenuto da Apple.

Non proprio tutti abbiamo in tasca quattro milioni di dollari. In compenso, chiunque di noi potrebbe girare un Flow lavorando dal proprio Mac. In cinque anni, di difficoltà se ne superano.

3 mar 2025 - Software Internet

Una zeta più normale

Anche se fanno finta di niente, gli editori di libri sono mediamente consci di una cartella condivisa Dropbox piuttosto nota, contenente una generosa quantità di ebook spesso artigianali che riprendono titoli di grande lettura e diffusione.

Per qualche tempo mi trovai anche ad adottare una copia de Il nome della rosa, eliminando i refusi provenienti dalla scansione delle pagine originali e razionalizzando la struttura dell’ebook.

Niente rispetto a Z-Library, della quale colpevolmente ho saputo da poco. Il nome evoca purtroppo malaugurate operazioni militari speciali, però esiste da più tempo e riguarda semplicemente un immenso deposito di libri e media messi a disposizione, ehm, gratis.

2 mar 2025 - Software

Design da companion

Sarebbe un post per tutti anche se parliamo di oggetti per pochissimi. Serve pazienza.

Heroquest è l’anello di congiunzione tra gioco da tavolo e gioco di ruolo. Il gioco avviene su una plancia, come in un boardgame; riguarda l’avventura di un party di quattro eroi che esplorano un sotterraneo alla ricerca di mostri da sconfiggere e tesori da conquistare.

In accordo ai principî elementari del gioco di ruolo, gli eroi hanno una scheda personaggio che si arricchisce avventura dopo avventura di esperienza, tesori e oggetti magici. Il gioco base conta quattordici avventure nel corso delle quali le capacità degli eroi crescono, così come le minacce da affrontare e il valore delle ricompense. Ogni avventura dura una o due ore e quindi l’identità di un eroe si conserva tra una partita e l’altra, senza resettarsi. Si usano dadi per determinare l’esito delle azioni degli eroi e un giocatore prende le parti del master: conosce la mappa del sotterraneo e i pericoli che nasconde, tira i dadi per i mostri e li muove. Se la logica piace, sono in commercio innumerevoli espansioni con nuovi eroi, nuove mappe, nuovi oggetti magici, nuovo mostri. Nulla vieta a un bravo master di inventare tutto questo per conto proprio ed esistono vari forum (tra cui uno italiano) per chi sia a caccia di idee. Insomma, ci si può giocare per una vita, boardgame a tema avventuroso fantasy con una spruzzatina di role-playing. (Per gli amanti della fantascienza gli stessi presupposti alimentavano Starquest, credo disponibile oggi solo nell’usato).