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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

4 ott 2022 - Internet

Maestri della musica

Di milestone che significano solo una cifra tonda in più ne abbiamo passate tante. Eppure, se Apple annuncia il superamento dei cento milioni di brani su Apple Music, è difficile affettare indifferenza.

Ad aggregare più brani di qualsiasi altro servizio è una società che è nata per costruire computer.

Vengono in mente iPod, iTunes, il rippaggio dei CD, le polemiche sul DRM culminate con la lettera aperta di Steve Jobs a dire non vediamo l’ora di poterlo togliere e oggi, infatti, non c’è più.

Apple si è presa un settore diverso dal proprio, lo ha computerizzato e ne è diventata protagonista. La computerizzazione che rimescola il vecchio andamento delle cose è una schema contante, chiedere ai fabbricanti di telefoni e di orologi.

iPod è partito con la promessa di mille canzoni in tasca. Oggi è un po’ diverso e a me la logica dello streaming piace poco. Cento milioni di canzoni sono comunque centomila iPod tradizionali, non proprio in tasca ma a portata di dito.

Complimenti.

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