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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

3 mar 2022 - Software

Rompere l’assedio

A volte una questione si può inutilmente complicare quando, invece, è estremamente semplice.

A volte, una nozione molto semplice non si trasmette perché sembra ovvia, o per mancanza di coraggio, o proprio per la sua semplicità. Invece bisogna sempre dare fiducia alla semplicità.

Penso all’articolo di AppleGazette Tre ragioni per cui preferisco iWork a Microsoft Office. Dal titolo si potrebbe pensare a uno sfogo personale, mentre un paragrafo interno titola con saggezza Le ragioni per cui iWork è una buona scelta per la maggior parte delle persone.

Sono, appunto, tre, semplici ma non ancora banali, quindi perfette:

  • sincronizzazione con iCloud;
  • gratuità;
  • interfaccia più pulita.

La gratuità effettivamente è borderline verso la banalità, ma ci sarebbe molto da dire sugli altri due punti, a partire dall’integrazione di iCloud con tutto l’ecosistema e da comodità tipo Handoff, per iniziare un documento su Mac e proseguirlo su un iPad eccetera.

Discutibile? Sicuramente. Tuttavia, sto sulla quarta ragione, non compresa nell’articolo se non inconsapevolmente:

Circondati da ogni lato
Circondati da ogni lato

L’articolo sul preferire iWork è semisepolto dai banner pubblicitari di Office.

Office è un assedio, un abbraccio mortale, una infestazione. Anche dove avesse un senso, i casi dove è semplicemente frutto di una pressione bieca e soffocante sono sufficienti a oscurare qualunque buona ragione.

La quarta ragione è il primo obiettivo, per chi si ritrovi assediato: rompere l’assedio.

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