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23 mar 2021 -

Il ritorno del Richard

Nel 2019 Richard Stallman fu indotto a lasciare il suo ruolo di consigliere in Free Software Foundation per via di certi suoi commenti a proposito di una storiaccia di sesso con diciassettenne che avrebbe coinvolto Marvin Minsky durante una visita all’allora raccomandabile Jeffrey Epstein.

Ora Stallman è ritornato in carica. Un po’ come se avesse scontato un anno e mezzo di sospensione da Free Software Foundation per avere espresso una opinione (non ha mai lasciato la sua posizione di capo del progetto Gnu).

L’episodio controverso che Stallman è stato accusato di commentare risale, posto che sia accaduto, al 2001. La vedova di Minsky, che era in viaggio assieme a lui nella residenza di Epstein, ha smentito che sia accaduto alcunché. Minsky aveva settantatré anni.

Stallman è un gigante del nostro tempo per avere fondato il movimento del software libero. Dopo di che è un orso dall’igiene problematica, di capacità relazionali dubbie, con un sacco di visioni eccessivamente radicali e distorte verso svariate situazioni del mondo informatico.

Con tutto questo, la domanda è a che cosa siano serviti questi diciotto mesi di esclusione. Se Stallman stava lavorando bene, è stato sciocco che lasciasse; se stava lavorando male, è sciocco che ritorni.

In ogni caso, lui finirà nei libri di storia. Chi lo ha attaccato per un commento, al massimo, su TikTok.

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