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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

30 mar 2020

A voi studio

Una banale verità di cui faremmo meglio ad accorgerci in questi giorni di videoconferenza obbligata. Al Roker, meteorologo statunitense, ha mostrato il proprio setup nel momento in cui causa coronavirus trasmette dal giardino di casa.

Due iPhone, un iPad, illuminazione Led, postazione microfonica.

Colpisce da una parte la sobrietà dell’apparato; riflettore Led a parte, sono requisiti che migliaia di famiglie normalissime potrebbero soddisfare senza preavviso.

Colpisce dall’altra la cura richiesta a chi voglia stabilire un contatto video realmente efficace. Dedicato a chi pensa di fare smart working perché gli si è accesa la videocamera in salotto.

Certo non è necessario che chiunque si attrezzi uno studio di produzione in casa. D’altro canto, qualcuno inizierà prima o poi a fare attenzione al modo di presentarsi delle persone in video, e filtrare via quello molto prima che stare a guardare la cravatta che è roba del tempo prima delle videoconferenze obbligatorie per la sopravvivenza.

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