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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

29 set 2015

Libertà che non ci sono

Qualcuno pensa sul serio che sul proprio computer uno installi ciò che vuole. Sono i minion sul blog di Paolo Attivissimo, innumerevoli minus habentes da Facebook e oltre, faciloni su forum di livello infimo, squilibrati – loro sì – in libertà.

Poi succede che su App Store (per lo più cinese) finiscano app infette da malware. Per la ragione che vari sviluppatori hanno disattivato scientemente Gatekeeper, scaricato volontariamente una copia di Xcode da una fonte non ufficiale, compilato app senza verificare il risultato. La copia di Xcode non genuina era stata truccata e le app generate erano bacate alla fonte.

Gente che ha installato e fatto sul proprio computer quello che voleva. Senza esserne capace.

Se si parla di libertà senza parlare di conoscenza e dimenticandosi della responsabilità, manca la gran parte del necessario.

Quando manca qualcosa, c’è una deficienza. Chi inneggia a questa mancanza è un deficiente.

La libertà di infliggere danni a chi non c’entra, lavorare male, ignorare la sicurezza del proprio sistema e soprattutto di quella altrui, non c’è.

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