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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

22 mar 2015

Non c'è ancora tempo

Nella storia di Apple ci sono state numerose innovazioni e alcune hanno sconvolto i mercati, o cambiato la storia del mondo. Ma c’è stato un solo momento wow!, l’uscita di Macintosh. Neanche iPhone ha stravolto così potentemente lo status quo.

Ciò detto, alcune delle innovazioni migliori sono state così sottili che quasi, non fosse per qualche professionista, passavano inosservate. Una di queste è iMovie aggiornato per sfruttare il Force Touch reso possibile dai nuovi trackpad sensibili alla pressione.

Quando si arriva alla fine di uno spezzone, il trackpad lo fa sentire fisicamente al dito. E molto altro, non solo in iMovie: c’è già una nota tecnica con l’elenco.

Innovazione che passa quasi inosservata, specie di fronte agli annunci roboanti sulla realtà virtuale, e cambia davvero il modo di usare il computer.

Quale potrebbe essere il prossimo momento wow! di Apple? Personalmente non guardo a un prodotto, ma a una tecnologia. La mia sensazione è che nessun’altra azienda possa sperare di risolvere il problema e farlo anche in modo da ottenere approvazione, accettazione e adozione.

Il problema è avere un tempo di rete estremamente preciso, a livello di orologio atomico. Oggi non lo è, anche se ce ne accorgiamo poco o nulla; domani (non remoto, domani inteso come domani) un qualche strumento chirurgico robotizzato chiederà una sincronizzazione con suoi colleghi che oggi è impossibile ottenere ed è solo uno dei numerosi esempi possibili (altro? Le auto senza pilota per esempio, che devono avere tempi di reazione infinitesimali e necessitano di precisione temporale tendente alla perfezione).

Apple può essere interessata a questo problema più che in passato perché adesso si mette a costruire orologi (computer da polso; ma ho capito dopo iPhone che certe discussioni sono inutili e non voglio insistere). E se il computer ha potuto finora permettersi di avere tempo preciso relativamente alla percezione umana, ma non in assoluto, gli orologi hanno aspirazioni superiori. Nella pagina di presentazione di watch si menziona la precisione della funzione orologio: la pagina di Mac o di iPad non ne ha bisogno.

Ecco: se Apple venisse fuori con una soluzione delle sue – non una qualunque – per sistemare il problema del tempo di rete, avrebbe fatto qualcosa di paragonabile al primo Macintosh.

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