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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

8 dic 2025 - Software

Un file, una vita

Jeff Huang organizza le sue giornate con un file di testo. Al momento di scriverlo in un post, il file conteneva quattordici anni di dati in oltre cinquantunomila righe.

Ogni sera Huang ruota il file mettendo in cima le cose da fare nella giornata successiva. Di giorno aggiunge osservazioni, appunti, informazioni da ricordare.

L’uso di linguaggio standardizzato (per esempio, la stessa intestazione per tutti gli incontri) rende il cercare le cose semplice come una ricerca. Dove gli sembra opportuno, aggiunge hashtag da ritrovare successivamente.

Il file ha un peso e un impatto computazionale ridicolo. In quanto testo puro, è universalmente compatibile. Non è meraviglioso?

Certo, mica tutti abbiamo l’agenda semplice e scandita di Jeff Huang. In certe situazioni (per esempio quando c’è un invito sul deficitario Teams), trasferire l’informazione dentro un file di testo è un passo in più. Che peraltro potrebbe anche essere fatto. Ammetto che ricevere i preavvisi di un appuntamento mi semplifica tante cose e fare la stessa cosa da un file di testo, per quanto fattibie, va oltre il ragionevole.

Però, però. Mi viene in mente quando presenziavo alle riunioni di redazione con Newton MessagePad 2100 e prendevo appunti in inchiostro digitale, con lo stilo.

Passavo per marziano, di fronte a quelli che scrivevano in punta di forchetta con la Moleskine e la penna di pregio. Ma quegli appunti sono ancora con me. Se siano ancora con loro, non so proprio.

Il digitale può diventare una risorsa capace di accompagnarti per tutta la vita, semplificarti le giornate, razionalizzare gli impegni. Se provassimo a fare un passo indietro e aprire un file di testo?

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