Non si può non rimanere affascinati, o almeno infastiditi, dal trend di fare eseguire Doom sopra qualunque apparecchio presente sulla Terra e dotato di un processore.
Adesso la definizione soprastante va aggiornata, perché siamo arrivati a eseguire Doom in orbita terrestre, a bordo di un satellite europeo.
Il frame rate è quello che è, perché lo hardware a bordo del satellite deve soprattutto proteggersi dalle radiazioni più che erogare potenza di calcolo. Bello constatare che l’Agenzia spaziale europea ci abbia messo una mano a livello di collaborazione, permessi e supporto tecnico.
Il minimo sindacale di aspettativa, ora, è la Luna, visto che le varie sonde interplanetarie e interstellari non montavano copie del gioco.
O Marte. Segnarsi un appunto per Elon.