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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 giu 2025 - Internet ai

Il senno di pio

Ritorno noiosamente sulla faccenda degli anagrammi perché nel frattempo sono successe cose, in primo luogo la comparsa di uno studio di ricercatori di Apple, a seguito di un altro studio più vecchio, per il quale i grandi modelli linguistici dotati del cosiddetto reasoning avrebbero difficoltà a portare a termine certi compiti e quindi, di reasoning, avrebbero poco o niente.

Lo studio ha avuto una certa eco e diverse repliche che ne hanno sostenuto imprecisioni, limiti ed errori, fino alla malafede (Apple mette in cattiva luce l’intelligenza artificiale perché è indietro e si affida a ricercatori di scarsa autorevolezza).

Devo ancora leggere approfonditamente lo studio e non posso dare un giudizio sui giudizi. Però, gli anagrammi.

Scottato dall’esperienza già raccontata, ho chiesto al solito chatbot di anagrammare poi.

La prima parte della risposta è stata la scelta tra ipo e opi. Tu, umano, che cosa avresti risposto al volo?

Io avrei detto l’anagramma che compare nel titolo di questo post, apparso dopo assieme agli altri, quando molto scientificamente il chatbot ha specificato che le combinazioni possibili sono fattoriale di tre, ossia sei, e le ha elencate tutte, compresa quella cui tutti abbiamo pensato (tranne birraioli conclamati, certo).

Il compito, su un dominio informativo ridotto al minimo, è stato brillantemente svolto da secchione nerd. Però vorrei dire che non c’è nulla di umano nel come è stata presentata la risposta.

Su Giorgio Ricci il chatbot anagrammatore non ha cavato un ragno dal buco e sono dodici caratteri, mica centoventi. Il fattoriale di dodici non l’ho visto proprio. (È un numero alto, però sta tranquillamente nel visore di una normale calcolatrice).

Leggerò lo studio di Apple e proverò a capire quanta ragione e quanto torto contenga. Tuttavia, da piccolo umano imperfetto, voglio dire questo: un’entità addestrata sull’intero scibile umano o circa, che non riesce a creare un anagramma dove il sottoscritto ha impiegato a mano una decina di minuti, può godere di molte proprietà; certo, non thinking e neanche reasoning.

Un Martin Gardner redivivo si mangerebbe vivo qualsiasi chatbot. Ma è sufficiente un (bravissimo) Stefano Bartezzaghi.

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