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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

10 feb 2025 - Internet AI

Pubblicità e patacche

Durante il Super Bowl non sono apparsi spot pubblicitari particolarmente da brivido per il settore tecnologico. Google è riuscita a distinguersi con una pubblicità il cui testo sarebbe stato prodotto da Gemini.

Peccato che non sia vero; il testo dello spot era disponibile sul sito di Google da agosto 2020, quando ci dava più preoccupazione la pandemia naturale che l’intelligenza artificiale.

Per cui il testo è stato copiato da lì per via umana e Gemini, a dispetto della verità, non ci ha messo mano.

Oppure hanno detto a Gemini di copiare paro paro il testo, caso in cui l’uso del chatbot era totalmente inutile.

Altrimenti è stato chiesto a Gemini di generare un testo originale, ma lui è stato capace solo di plagiare il sito di Google.

Il caso in cui Gemini abbia lavorato onestamente e, per pura coincidenza, sia uscito un testo identico, è del tutto improbabile. Non solo perché evidentemente le probabilità sono a sfavore; nel testo originale è presente un dato numerico sbagliato. Che Gemini abbia commesso lo stesso errore partendo da zero e in buona fede, è ancora più difficile da credere.

Se c’è una cosa interessante di questo nuovo segmento di mercato, è che le patacche non mancano proprio mai.

Hanno anche giocato. La risoluzione migliore di sempre, niente da dire su Dazn. Ottima la grafica sovrimpressa a mostrare punteggio e tempo, migliore che nelle precedenti edizioni. Molto carina la resa grafica delle schede dei giocatori, tra la carta da boardgame e il fumetto. A volte poco informativa, però più fresca.

Nella prima metà, una sola squadra in campo e un giocatore che compiva gli anni. Ha segnato una meta ed è stato il secondo a farlo il giorno del suo compleanno, in cinquantanove edizioni di Super Bowl.

Bello spot di OpenAI, molto originale, molto astratto, puro branding.

Ho visto qualche utilizzo del famigerato Surface da parte delle panchine.

Lo Halftime Show era ancora sponsorizzato da Apple Music. Sulla musica, de gustibus; scenograficamente e coreograficamente, si vede più in un quarto d’ora a una partita di football che in una settimana di Sanremo. Credo di ripetermi, su questo; il problema, altra ripetizione, è potermelo permettere.

Nella seconda metà della partita, in campo poco più di una sola squadra, che ha amministrato spietatamente il proprio vantaggio con una difesa monstre e alcune azioni da applauso in attacco.

Chi ha vinto? C’era un record assoluto importante che poteva essere battuto e invece no. Oppure, ha vinto il team che formalmente giocava in casa.

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