Probabilmente chi si intende di musica si farà una sana risata alle mie spalle ignoranti. A me il pensiero di Glicol risulta affascinante.
Un linguaggio di programmazione per produrre musica al computer. Tutto via browser, gratis e open source, collaborativo, con un motore audio autonomo, accessibile al neofita, a disposizione dell’esperto per collegare assieme nodi diversi, come un sintetizzatore, un sequencer, un campionatore.
Non sono andato più di tanto in profondità ma mi sono divertito a scoprire l’equivalente di hello world in Glicol: un tono continuo.
Chissà come si sarebbero divertiti i fondatori dei Kraftwerk con in mano un giocattolo del genere. E in effetti nelle demo viene ricreata la traccia base di un loro celeberrimo brano.
(Tra l’altro: a luglio suonano in Toscana e in Sicilia, per residenti e turisti).
Insomma, la dizione programma musicale è destinata a guadagnare un secondo significato.