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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

27 ago 2024 - Software

Diciamolo in chiaro

Commissari tecnici, epidemiologi ed esperti del clima si sono scoperti in questi giorni punte di lancia della sicurezza informatica e ci spiegano con dovizia di dettagli i come i perché dell’arresto in Francia di Pavel Durov, fondatore di Telegram.

In tutti i dotti interventi che si leggono, l’enfasi cade sulla cifratura delle chat di Telegram, che ne farebbe iL rifugio ideale di trafficanti, terroristi, pedofili e chissà che altro.

Telegram sarebbe anche il canale semiufficiale preferito dai militari russi e questo insaporisce ulteriormente la vicenda, considerato che Durov è volato volontariamente a Parigi dove sapeva che sarebbe stato arrestato e però, forse, messo al sicuro da situazioni difficili in Russia.

Prima che la vicenda diventi una spy story restiamo sulla tecnologia. Telegram è una brutta bestia per le forze dell’ordine perché i dati sono spezzettati in giro per server cloud sparsi nel mondo e così le chiavi di decifrazione.

Arrivato a questo punto, il signor Rossi pensa di avere capito che Telegram sia la piattaforma perfetta per non fare trapelare la sua passione per il fantacalcio. E nessuno gli spiega che la cifratura la deve attivare lui esplicitamente; come preimpostazione, le chat di Telegram sono in chiaro e chiunque le può sbirciare con sforzo minimo.

Tutto questo potrebbe cambiare in funzione degli accordi che Durov potrebbe anche avere stabilito con la giustizia francese. Nel frattempo qualcuno spieghi al signor Rossi che perfino WhatsApp o Messaggi sono più cifrati di Telegram, per il suo livello,di alfabetizzazione tecnologica. E che esiste Signal, ovvio.

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