Dan Moren ha toccato su Macworld un tasto intelligente, con il pezzo I progressi invisibili di Apple sono belli come quelli che si vedono. Per avere l’applauso o quanto meno il gradimento del pubblico su funzioni evidenti, certi effetti speciali e certe meraviglie devono essere nascoste e invisibili.
È un filo sottile quello su cui si muove Apple e un esempio perfettamente calzante è il recente annuncio del nuovo schermo Oled di iPad Pro M4. Che in effetti sono due schermi uno sull’altro, altrimenti l’effetto non sarebbe stato all’altezza. Due schermi per pilotare i quali è stato necessario realizzare un controller fatto apposta, da inserire nel progetto di M4. Moren commenta bene:
Un sacco di tempo, energie e denaro spesi per costruire un componente tecnologico che, alla fine dei conti, riceve attenzione solo quando qualcosa non funziona.
Dopotutto, chiosa sempre Moren, non capita di sentire gente magnificare il proprio nuovo iPad con una frase tipo guarda come sono uniformi i miei rossi! Apple ha raccontato con dovizia di attenzione e di particolari come è architettato il nuovo schermo; dopo di che, effettivamente, a nessuno importa più niente di saperlo e nessuno che abbia saltato la presentazione sentirà il bisogno di aggiornarsi. È una impresa tecnologica molto più avanti del resto dell’industria, che farà sensazione solo se salta fuori un pretesto per inventarsi un Oledgate di qualche tipo.
Avevo intuito qualcosa del genere un annetto fa, meravigliato di come Apple Watch riuscisse a fare una distinzione significativa tra una sessione di basket e una di camminata, chiaramente basandosi su nulla più dei dati provenienti da accelerometro, altimetro, rilevatore di frequenza cardiaca eccetera. Studiare i pattern che si creano, trovare le sottili ma rivelatrici differenze, implementare un algoritmo di riconoscimento e una interfaccia attorno all’algoritmo: a parte un keynote in cui magari è stato detto, non ho visto Apple scapicollarsi per spiegare quanto è stato faticoso e oneroso riconoscere il basket dalla marcia. Eppure anche questo fattore, dal’altra parte del filo invisibile, contribuisce all’effetto-magia che accompagna l’uso di Apple Watch.
A volte la tecnologia seminascosta è persino pià interessante di quella messa in mostra. Stiamo svegli e attenti.