Se i Kraftwerk fossero ancora una forza creativa, spererei in un loro album intitolato Retrokomputing. E mi piacerebbe che in qualche modo celebrassero i tempi in cui era possibile ragionare sulla distribuzione del software via radio. Ma proprio radio.

Scrive Ars Technica che, per festeggiare il quarantesimo anniversario di Kontrabant 2, ieri sera una radio slovena ha trasmesso in modulazione di frequenza l’equivalente di cinquanta chilobyte di software codificati per stare su una audiocassetta per ZX Spectrum.

Chi avesse avuto l’opportunità avrebbe potuto registrare l’audio, salvarlo e utilizzarlo in qualche emulatore Spectrum o – amanti del retrogaming fisico – su una vera audiocassetta, da inserire in un vero registratore da collegare a una vera CPU Sinclair.

Il gioco è una avventura testuale che porta in giro per la Jugoslavia di una volta alla ricerca dei pezzi con sui costruire uno Spectrum. Ai tempi, era possibile averne uno solo attraverso il contrabbando, perché non esisteva un canale di distribuzione ufficiale e la tecnologia occidentale era in gran parte vietata.

È scritta in serbo e dunque anche il più appassionato degli appassionati è avvisato: serve un po’ di lavoro per arrivare in fondo al gioco, o qualche conoscenza della lingua.

E davvero, in una traccia dell’album ci sarebbe un assolo di codice Spectrum tradotto in sonoro, a celebrare alla loro maniera seminostalgica e semiepica quel momento della storia in cui il software lo si poteva ascoltare.