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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

7 mag 2024 - Hardware

Lasciatemelo in mano

Siamo a poche ore da un evento della durata di circa trentacinque minuti il cui logo e la cui, appunto, durata spiegano chiaramente che si parlerà di annunci relativi a iPad e ad Apple Pencil.

Sono ormai rassegnato a vedere comparire a cadenza regolare articoli che lamentano il fatto che iPad non sia diventato come Mac, non faccia quello che fa Mac, non abbia l’interfaccia Mac e così. L’ultimo della serie è Jason Snell, che titola iPad Pro non è più il futuro, quindi che cosa ci aspetta?.

Del tutto fuori contesto, pubblicato ieri, perché nessuna delle critiche che lui rivolge al sistema sarà affrontata nell’evento di domani. Qualsiasi cambiamento di rilievo nell’interfaccia o comunque nell’ecosistema sarà, se del caso, materia per Wwdc tra un mesetto. In un evento di trentacinque minuti a un mese dal raduno degli sviluppatori è di chiarezza solare che si vedrà un annuncio di prodotto che non cambierà il mondo, altrimenti sarebbe nel keynote di Wwdc.

Contentissimo di vedere progressi con Apple Pencil, che uso una volta a quadrimestre ma è un oggetto splendido, so che non vedrà cambiamenti radicali nella filosofia di iPad e comunque metto le mani avanti per Wwdc: fate quello che volete, però lasciatemelo tenere in mano.

Io ci vado a dormire, nei venerdì notte giusti a guardare il baseball, o a bloggare. La mattina mi sveglio e prima di alzarmi controllo i miei canali di comunicazione per essere sicuro che non ci siano urgenze. Durante la giornata iPad Pro può essermi vicino mentre guardo le notizie durante una pausa, mando un messaggio senza toccare la scrivania di Mac su cui tengo un workshop, uso il second screen durante un film o un evento per avere aggiornamenti e statistiche, gioco con una figlia dopo cena.

Per tutto il resto, se fosse una pubblicità, c’è Mac, la mia piattaforma perfetta per i momenti di lavoro e per quando avere una scrivania molto grande mi è più utile di potermela portare in giro.

Di quando in quando è cambiato il rapporto di tempi tra le due modalità di utilizzo, un po’ più iPad, un po’ più Mac, pari, ma davvero: quando sono con iPad in mano e voglio usarlo come fosse un Mac… uso un Mac.

Sembra un discorso da ricchi, da Primo mondo, da gente che se lo può permettere. Francamente sto parlando dei miei strumenti di lavoro, con cui devo fatturare almeno quindici volte ogni anno quello che mi sono costati e quindi, il giorno in cui dovessi cambiare l’uno o l’altro, non batterei ciglio.

Ma se non servono per lavoro, bisogna per forza che siano top-di-qualcosa? Con quello che costano il mio iPad Pro e il mio Mac mini, dieci anni fa, a malapena ci si comprava un buon Mac. Oggi un MacBook Air 15” è una macchina stupenda che copre qualsiasi necessità familiare ed è accessibile, oltre a fare venire il torcicollo a quelli che soffrono di strabismo di Windows.

Un iPad Pro 11”? Il cittadino medio spende due volte quella cifra per comprarsi il televisore. È concepibile che in una famiglia inserita nel consesso civile manchi un computer diverso da un cellulare e capace di collegarsi a Internet? Se è così, ci sono problemi ben più grossi di quello informatico.

E se dovessi contare gli euro uno a uno spaccando di nascosto i salvadanai delle figlie, avrei l’usato, i ricondizionati, gli iPad normali che sono macchine degnissime, i vecchi Air. Oppure un coso qualunque in svendita a Unieuro su cui installare Linux. O un Raspberry Pi?

L’argomento economico, nel mercato informatico di oggi, è diventato chiacchiera da salotto. C’è stato un tempo in cui davvero si mettevano via i soldi per un Mac e ce ne volevano tanti. Oggi non lo voglio più sentire.

Invece, lasciatemi la peculiarità di iPad, che è poterlo tenere in mano. Fate la Apple Pencil interdimensionale, la Magic Keyboard che mi legge nel pensiero e schiaccia i tasti da sola, tutto quello che volete; per avere un laptop, io prenderei un laptop. Un iPad, lasciatemelo staccare da tutto e tenerlo in mano, ché pure dopo anni io provo ancora un sense of wonder.

All’orario dell’evento sarò diviso tra un consiglio di interclasse e prove generali della Prima comunione. Dite per favore a Tim di non fare pasticci e che mi aggiornerò appena posso. Grazie.

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