Non riesco a convincere un’azienda di trenta persone a evitarsi lo spreco di Office.
In compenso lo Stato federale tedesco di Schleswig-Holstein adotta Linux, LibreOffice e il software open source su trentamila computer dell’ammininistrazione locale.
La decisione è avvenuta a seguito di un programma pilota condotto con successo e impatta su tre milioni di cittadini tedeschi, non esattamente un affare di nicchia.
I governanti parlano di primo passo verso la sovranità digitale e hanno rilasciato questa dichiarazione sulle motivazioni:
Non abbiamo influenza sui processi operativi delle soluzioni proprietarie e sulla loro amministrazione dei dati, compreso in possibile flusso di informazioni verso Stati esteri. In quanto Stato, abbiamo verso i nostri cittadini e le nostre aziende una grande responsabilità di garantire che i loro dati sono conservati al sicuro, noi abbiamo sempre il controllo delle soluzioni IT che usiamo e possiamo muoverci in modo indipendente.
È vero che un’azienda privata può scegliere di guastarsi la vita come vuole. Sono fresco reduce da un ambiente che, quanto a equipaggiamento, ricordava Brazil di Terry Gilliam. Ancora una volta, non è tanto la scelta in sé, ma il clima creato in cui la scelta riesce ad apparire giustificata a chi la compie. Chi usa quei prodotti si cala in un circolo vizioso che può portarlo a pensare e comportarsi in quel modo.
Ripeto, azienda privata fa quello che vuole. Ma azienda pubblica, che spende denaro dei contribuenti, dovrebbe farlo in modo trasparente e responsabile. L’unico modo di fare questo è public money, public software. In tutti gli altri casi ci sono dietro magagne.
Ora, capire come copiare i tedeschi. Detto da un italiano è un bel rosicare. eh.