Bella riflessione, quella di John D. Cook: sarebbe interessante avere una linguistica di Unix, nello stesso modo in cui chi ha studiato lingue e ne conosce più di due sa dire che quella certa funzione nella lingua 1 funziona esattamente uguale nella lingua 3 mentre nella lingua 2 le cose sono diverse.
E in Unix, avere studiato più linguaggi aiuta nella stessa maniera. Come scrive lui, le espressioni regolari sono un linguaggio; si può pensare a vim come a un linguaggio. E ovviamente sed o awk sono proprio linguaggi.
Con così tanti linguaggi, scoprirne gli incroci e le biforcazioni diventa una disciplina quasi filosofica. Cook menziona un libro su sed e & awk dove si trova il capitolo Awk, by Sed and Grep, out of Ed.
È materia più profonda della pur vasta aneddotica storica sul come sono nati i nomi e come si sono evoluti i comandi (per esempio, awk
prende il nome dalle iniziali dei cognomi dei suoi tre autori).
Per esempio, è ben noto come
grep
prenda il suo nome dal comandog/re/p
ined
e sia nato dalla modifica del codice sorgente died
stesso. Dal canto suoed
è un progenitore comune digrep
,sed
evi
.
Il fascino suscitato dal Terminale deriva anche dal suo (ingente) portato culturale e a maggior ragione per chi ha compiuto il giro più largo, con partenza dall’interfaccia utente grafica per scoprire prompt e scripting. Una babele di lingue e linguaggi, travestiti da comandi con formule arcane.