In piena estate si parlava di Red Hat e del suo giocare ai limiti del regolamento con le licenze open source allo scopo di proteggere le proprie fonti di reddito.
Uno dei temi sul tavolo era la nascita di una nuova distro curata dagli insoddisfatti, che fosse compatibile con Red Hat Enterprise Linux ma accessibile secondo lo spirito delle regole, oltre che stando alla forma.
Siamo in pieno autunno ed ecco OpenELA, a cura di Ciq, Oracle e Suse.
A un certo punto entreremo nell’inverno e qualcuno rischia di trovare sotto l’albero solo campioni di combustibile fossile e neanche della varietà pasticcera.