Ho comprato Mac dal 1986 e sono passati trentasei anni prima di imparare che il dizionario utente, da me immaginato come sepolto chissà dove e codificato chissà come, è un banalissimo file di testo situato a ~/Library/Spelling/LocalDictionary
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Sarà l’abitudine a confrontarsi con i percorsi micidialmente involuti delle cartelle iCloud, ma era semplice, a portata di mano, evidente e non me ne sono mai accorto prima. E sì che ho letto La lettera rubata di Edgar Allan Poe: l’oggetto meglio nascosto è quello lasciato in vista.
Vale anche come antidoto alla litania una-volta-ci-potevi-guardare-dentro. Anche adesso. Solo questione di farlo.